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Fiolosofia dell'ateismo: Dio incarnato nella Coscienza Umana

Dio immanente-impotente-amore: l'ateismo

E Gesù Cristo? E' la manifestazione storica, l'anticipazione di ciò che saremo alla fine dell'Evoluzione. L'Uomo completo

 

La questione non è credere o non credere in Dio. Non è questo il punto. Perché il Dio in cui credo io è incarnato nella Coscienza Umana. E’ la forza dell’Amore che si sta costruendo al di dentro dell’esistenza di ogni singolo UOMO-DONNA-CREATURA in Evoluzione.

 Io credo fermamente che sarà l’ateismo a “salvare” il mondo e a farlo evolvere speditamente verso la Pienezza della Coscienza Cosmica, di cui tutti noi, ed eventualmente altri popoli di altri mondi, siamo ancora Piccoli respiri. Solo l’ateismo, dunque può portare l’Umanità all’Evoluzione piena. Perché? Perché l’ateo crede nelle Potenzialità dell’Uomo. Proprio nell’uomo, secondo me, risiedono quelle potenzialità che devono essere sviluppate.

Nessuna religione ha mai fatto questo, quanto piuttosto, in forza di un Dio tiranno che controlla le azioni umane per giudicarle, le religioni hanno rallentato e continuano a rallentare l’Evoluzione della Coscienza umana. L’ateismo è la sola condizione di libertà da dogmi frenanti che opprimono le Coscienze e ne impediscono lo sviluppo libero e gioioso. Ma io credo che l’ateismo è nei confronti del Dio trascendente, così come ci viene presentato nelle religioni.

Quando si guarda all’Uomo e alla sua Promozione–Evoluzione, che lo si chiami Uomo o Dio la cosa è indifferente. Dunque, il problema non è se Dio esiste o meno. La cosa certa è che esistiamo noi e su questo nessuno può dubitare. La questione, a mio parere, è questa: Ciò che io chiamo Dio, dopo lunga e attenta analisi profonda, è proprio l’insieme di quelle potenzialità interiori dell’uomo che lo porteranno, inesorabilmente, ad una Evoluzione piena della sua Coscienza e, per fare questo, la Coscienza deve sopravvivere alla morte.

Mi spiego. Se ci sarà un momento in cui l’umanità-tutta vedrà il cervello umano funzionare al cento per cento e se ne conosceranno tutti i meccanismi, bisogna anche tener conto che questa umanità perfettamente evoluta sarà il risultato di una somma di evoluzioni singole da parte di ogni singola persona. Ora, che le potenzialità del cervello debbano svilupparsi in pienezza e farci acquisire sempre maggior Conoscenza è un dato di fatto e lo sperimentiamo continuamente.

Noi tutti, singolarmente, che viviamo sulla Terra o anche su altri mondi, ad esempio, siamo ad uno stadio X dell’evoluzione, certamente non identificabile con la perfezione. Il male stesso che compiamo, infatti, e che non ha alcuna derivazione satanica, quanto invece è intrinseco all’ontos dell’uomo, ne è la testimonianza visibile ed è dovuta, a mio parere, proprio al fatto che le potenzialità del nostro cervello sono ancora ridotte. Ma la Perfezione, che certamente raggiungeremo attraverso questo processo interiore di spogliazione delle scorie cattive e di un’accelerazione sempre più accentuata verso la via del bene, per merito di un DNA energetico che permette questa trasformazione, sarà pur sempre la somma delle singole trasformazioni-evoluzioni di tutte le nostre interiorità, che hanno popolato, che popolano e che popoleranno, con il mutare della storia, l’Universo fisico.

 Io credo che una Coscienza evoluta e perfetta, quando sarà tale, possiederà in sé l’immortalità. Credo, simultaneamente, che questa Coscienza Cosmica sarà la somma delle Coscienze di coloro che l’avranno “Costruita”. Proprio per questa ragione, tale Coscienza Cosmica non potrà prescindere dalle Coscienze di coloro che, pur nella loro limitatezza, come siamo noi, hanno preparato l’Avvento di questa Coscienza pienamente evoluta. Ci sarà, dunque, una Coscienza cosmica che sarà il risultato di tante Coscienze in evoluzione, tra cui la mia, quella di voi che mi leggete e quella di tutti i viventi.

Se le Coscienze pienamente evolute godranno dell’eternità, sarà grazie anche al nostro contributo evolutivo. Allora non vedo perché dovremmo esserne esclusi noi che abbiamo preparato questa eternità. Per forza di cose, allora, noi, che certamente saremo già morti prima che questo avvenga, ci evolveremo in modo del tutto singolo e personale al di là della morte. Ecco il mio pensiero di Dio. Il Dio in cui io credo non è un Dio trascendente ma immanente e si va costruendo con noi e in noi.

Egli è identificabile con l’Amore. L’Amore, infatti, è presente in tutti noi ma è ancora imperfetto e in via di perfezionamento. Ci sarà un tempo in cui avremo un’umanità perfettamente evoluta, grazie a questo Amore che ne è il motore. Ma noi singoli, che stiamo preparando questa evoluzione universale, anche noi evolveremo. Oltre la morte. E’ necessario. Altrimenti non si spiega neppure l’affermazione di una Coscienza Cosmica perfetta. Noi portiamo, nella nostra Coscienza, in potenza, tutto ciò che è necessario perché la stessa Coscienza diventi immortale, cioè in atto. Ad esempio, consideriamo la nostra condizione attuale.

Se noi, oggi, siamo così evoluti lo dobbiamo all’Homo Sapiens e questi lo deve a sua volta al suo antenato. Credo, dunque, che ci sia ancora, in me, l’homo sapiens. Certo che c’è. Allo stesso modo, l’Umanità Perfetta-pienamente-evoluta, conterrà anche tutti noi come esseri personali e coscienti. Nulla si crea e nulla si distrugge. Non so da quanto tempo noi esistiamo ma presumo da sempre, però a livello di sola energia impersonale.

Nulla vieta che, in un dato momento, questa energia abbia avuto una trasformazione, costituendosi in un Codice Genetico che ha “informato” la prima cellula vivente, la quale, a sua volta, si è sviluppata fino a diventare ciò che siamo adesso. E nulla vieta che tale processo continui. So per certo che questo è il tempo in cui ne ho preso Coscienza. E se ne ho preso coscienza significa che l’Evoluzione c’è stata e c’è ancora. Forse ci saranno ancora tanti altri big–bang. Ulteriore accelerazione di una Coscienza che, come diceva Teilhard de Chardin, è in lenta ed inesorabile trasformazione dal punto alfa della biogenesi, quando tale energia ha cominciato a personalizzarsi nella prima cellula antenata dell’uomo, al punto omega della noogenesi, quando questa energia personalizzata pienamente, avrà, impressa in sé, le caratteristiche umane che hanno contraddistinto la nostra vita in questo mondo fisico.

Dalla materia (biogenesi) all’energia pura-pensante-cosciente di sé (noogenesi). L’Amore è la sola condizione che permetterà a ogni creatura questa evoluzione. Questo è il mio pensiero di Dio. Siamo tutti Dii in potenziale metamorfosi interiore e lo saremo pienamente all’apice dell’Evoluzione. Allora, in ultima analisi, chi è Dio? Dio non esiste ora come Perfezione assoluta e trascendente. Di per sé esiste come Amore Cosmico ma in noi esiste solo potenzialmente. Dio sarà pienamente Dio quando le potenzialità della Coscienza singola di ogni persona si auto-realizzeranno pienamente alla fine dell’Evoluzione cosmica ed ognuno di noi sarà Dio, sarà, quindi, un tutt'uno con quell'Amore che avrà Permesso questa evoluzione, ognuno nella propria specificità personale.

L’insieme di queste specificità personali, deificate, cioè perfezionate-spiritualizzate, sarà l’Unico Dio cosmico, pensante-perfettamente cosciente-di-sé-. Sarà il Dio Unico che è l’Insieme di tutte le unicità umane di tutti i tempi. Miriadi di deità personali, che formeranno l’Unico Dio, libero-amore-assoluto, senza ombra di imperfezione. Se proprio devo dare una connotazione di Dio lo identificherei con quell’Energia-Amore esistente da sempre, che contiene in sé tutte le informazioni necessarie a far sì che questa evoluzione avvenga e che avrà permesso, alla fine, che questa stessa evoluzione cosmica “generi” Coscienze personali eterne.

E Gesù Cristo? E' la manifestazione storica, l'anticipazione di ciò che saremo alla fine dell'Evoluzione. L'Uomo completo. L'Uomo totale. L'Uomo pienamente evoluto che dice a noi uomini in evoluzione: Io sono già adesso ciò che voi sarete alla fine. Gesù Cristo-Amore è il Motore di questa lentissima ma inesorabile Evoluzione. Il messaggio evangelico, ripulito dalle scorie ecclesiastiche, dalle false traduzioni, ci afferma proprio questo ma solo nel testo originale in greco. Amedeo Gaetani

chiacchiere da ape