di Massimo Sanvitale
Una strepitosa tripletta di Mancuso ed un gol a metà tra Brugman e Scognamiglio consentono al Pescara di espugnare in rimonta l’Arechi, dopo un passivo parziale di due reti a zero. Ad uno spento primo tempo i biancazzurri fanno seguire una seconda frazione di grande carattere, qualità visibile di questa squadra.
Il Pescara cade al Renato Curi di Perugia per due a uno. Biancazzurri puniti dai due ex Verre e Gyomber, in una partita dove il complessivo equilibrio avrebbe voluto un più giusto pareggio.
Domani, con inizio ore 15:00, il Pescara ospiterà l’Ascoli di mister Vivarini, per un derby che si giocherà anche sugli spalti. Duemila i marchigiani attesi in curva sud, diecimila le presenze complessive attese. Non mancherà lo spettacolo.
Il Pescara agguanta il pareggio nel finale di una partita giocata male. I portieri delle due squadre, con errori individuali, decidono in negativo una contesa di modesto livello tecnico. La squadra deve ritrovare la propria identità, al momento smarrita tra i fumi ebbri del primo posto.
Dal Picco di La Spezia esce un Pescara maturo, forte della sua normalità. Un’altra vittoria convincente, meritata per quanto espresso e per gestione delle fasi del match. Pillon fa della prevedibilità la sua arma letale, si gioca sul tema. È un Pescara classico, armonioso nel mezzo e grave al bisogno, con un futuro ancora da scoprire.
Il Pescara getta al vento il primato in classifica regalando il finale di partita al Padova. Gara dominata dai biancazzurri, mai in affanno e forse traditi dall’eccesso di sicurezza. Cisco e Cappelletti rispondono a Brugman e Mancuso con due gol entrambi nel recupero. Terreno di gioco in buone condizioni dopo il nubifragio che ha portato al rinvio.
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