Il Pescara esce sconfitto dal Penzo di Venezia per quattro reti a zero, al termine di una partita che deve preoccupare tifosi, società e allenatore. Prestazione inesistente, fornita da una squadra che sta già rivelando tutti i suoi limiti e tradendo ogni malriposta speranza. Le assenze di Ceter, Asencio e Maistro hanno certamente avuto un peso non indifferente, tuttavia dalla squadra ci si aspettava un accenno di qualsiasi cosa, se non altro una prova della propria esistenza.
Il Pescara esce con una meritata sconfitta per tre reti a una dal Granillo di Reggio Calabria, dove i calabresi sono apparsi superiori in ogni aspetto. La partita preoccupa soprattutto perché ha evidenziato carenze di rosa, colmabili – ammesso e non concesso che vi sia la volontà – solamente fino a lunedì sera, quando il mercato si chiuderà. Il timore è che purtroppo vadano riviste alcune valutazioni, forse eccessivamente ottimistiche, su alcuni giocatori designati o quasi alla titolarità.
A poco più di un mese dai rigori di Perugia, il Pescara scende in campo alle 14:00 in casa contro il Chievo per la prima della stagione 2020/2021. Non c’è fermento – che certo non può pretendersi – ma forse attesa, soprattutto curiosità di vedere cosa saprà fare Massimo Oddo tornato in biancazzurro.
Il Pescara vince questi playout e resta in serie B grazie ai calci di rigore. Non sono bastati, infatti, 120 minuti di gioco per decretare un vincitore, con gli umbri in vantaggio per 2 reti a 1 e dunque in perfetta simmetria con la gara di andata. Dal dischetto, decisivi gli errori di Bonaiuto e Iemmello.
Doveva essere la partita della vita, invece si è rivelata la più buia delle delusioni. Il Pescara esce sconfitto dal Bentegodi per una rete a zero, senza mai tirare, senza mai giocare, incapace di dirsi squadra.
Domani, con inizio ore 21:00, il Pescara sarà ospite del Chievo al Bentegodi di Verona, per i biancazzurri sarà salvezza o inferno playout.
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