Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature Communications dal Royal Melbourne Institute of Technology (Rmit) con l'Istituto di tecnologia di Pechino (Bit), apre all'integrazione della tecnologia olografica nei dispositivi elettronici di tutti i giorni, come smartphone e tv: in futuro basterà applicare una sottile pellicola hi-tech sui loro schermi Lcd per proiettare immagini e animazioni degne di Star Wars.
"Integrare l'olografia nei dispositivi elettronici che usiamo quotidianamente renderebbe irrilevante la dimensione dello schermo: un ologramma 3D che balza fuori può mostrare una quantità di dati che non entrano nel display di uno smartphone o di un orologio", spiega il coordinatore della ricerca Min Gu, docente al Royal Melbourne Institute of Technology.
"Dalla diagnostica medica all'educazione, passando per l'archiviazione di dati, la difesa e la cyber-sicurezza: l'olografia 3D ha il potenziale per trasformare un vasto spettro di attività. Ora - afferma Gu - abbiamo fatto un importante passo avanti verso questa rivoluzione". "Il prossimo obiettivo - aggiunge il co-autore dello studio, Zengyi Yue del Bit di Pechino - è sviluppare una sottile pellicola rigida da applicare sugli schermi Lcd per trasformarli in olografici in 3D".
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