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Montesilvano. Zero dibattito sulla Grande Pescara. Meglio "La Grande Vestina?"

Montesilvano

di Angela Curatolo

- “Sei d'accordo con la Grande Pescara”

- “No, sono d'accordo con la Grande Montesilvano”

 

Montesilvano, zero dibattito sulla Grande Pescara. Gli argomenti sulla fusione con Spoltore, Pescara sono tanti e determinanti: consesso pescarese che decide sulla gestione economica delle risorse anche della terza città d'Abruzzo, rischio di diventare ufficialmente quartiere dormitorio. Senza un governo cittadino, a chi rivolgersi? La burocrazia? I servizi? Il commercio? I montesilvanesi vogliono dare forfait senza discuterne?

 

Nonostante il referendum Grande Pescara non necessita di quorum, dopo la modifica della legge regionale, mancano, in città, le occasioni di confronto, possibile che tutti i 54mila cittadini, esponenti politici, attivisti, sono d'accordo con questo nuovo progetto?

Io non lo sono. Ecco alcuni motivi.

“Montesilvano non ha storia”, a questa versione i montesilvanesi ci hanno creduto dimenticando i Salinas, il borgo sul colle, le rovine archeologiche sulla via Vestina, come il tempio di Giove custodito sotto il quartiere di Villa Carmine. “Montesilvano è una città dormitorio”, tutti la volevano risvegliare ma nessuno è riuscito nell'intento. Così la “Fusione” per alcuni si presenta come soluzione a tutti i problemi, di Pescara, forse, ma non di Montesilvano.

Montesilvano ha già una famiglia che si chiama Vestina composta da tutti quei comuni che ricamano il territorio fino alla vetta del Voltigno. E' lo sbocco al mare naturale di un territorio vasto e connesso da sempre.

Ai margini della Provincia teramana, Montesilvano ha finito con essere ibrida, non dimenticando però, il filo che da sempre la lega alle ' sorelle vestine', come Elice, Cappelle, Pianella, Collecorvino, Penne e via dicendo. Una storia antica le suggella nella stessa monade, dentro cui è toccato a Lei crescere improvvisamente.

Storia, cultura, culinaria, archeologia, usanze, mare, colline, montagna, tutto in un solo unico territorio da Montesilvano a Penne, antica capitale vestina.

Con Vestina, Montesilvano avrebbe una strada da percorrere verso una economia turistica già esistente, solo da organizzare in un agevolato rapporto di complementarietà. In una “Grande Vestina” avrebbe occasione di evolversi e avviare insieme ai comuni limitrofi quei grandi progetti che ha sempre rimandato.

Con Pescara rischierebbe di morire come periferia dormitorio, perdendo la possibilità di autodeterminarsi, all'ombra della vicina, indifferente alla storia e al futuro montesilvanese.

Tutte le decisioni sarebbero affidate a un consesso pescarese, che potrebbe deliberare qualsiasi cosa, visto che Montesilvano come Spoltore diverrebbero quartieri della grande Pescara.

Schiava di una città che non la stima e nonostante tutto la vuole, Montesilvano, addormentata per sempre, rischierebbe di dire addio ai propri sogni, progetti, interessi e lo stesso gli abitanti.

 

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