Costerebbe molto di più trasformare la zona. Inserire il senso unico, estirpare le radici, illuminare maggiormente la via, attuare un progetto di recupero e restituire il decoro urbano ad una zona che potenzialmente può accogliere idee e iniziative. Alcuni abitanti sono esasperati dalla situazione, contando che la strada è in pieno centro.

Seppur la via dietro la Ex Fea non sia mai stata un esempio da manuale di decoro urbano, in passato era funzionale al mercato, nonostante poco curata era frequentata.

Successivamente, il mercato venne spostato e fu implementato un parco con giochi per bambini. Purtroppo il brecciolino non era stata una buona scelta, alla fine si era ridotto ad una grande lettiera per cani accompagnati dai padroni per lasciarvi i bisogni. A pensarci bene, però, sarebbe bastato migliorare il progetto, renderlo fruibile maggiormente come luogo di incontro e scoraggiare le deiezioni. Invece venne eliminato totalmente e ad oggi i residenti aspettano un intervento per rendere la zona vivibile.

Nella via c'è anche un campetto di basket gestito da un'associazione, cooperativa sociale angeli sorridenti, è qualcosa da cui ripartire.

La Dr.ssa Lucia D'Onofrio, assessore al commercio della giunta della prima ora Maragno, in collaborazione con il presidente della commissione commercio Carlandrea Falcone, aveva pensato a un buon progetto: trasformare la zona in mercato a km zero, con degustazione, passeggiata nell'enogastronomia. Poteva essere un inizio per un centro cittadino pedonale. Ma tutto sfumò come spesso accade alle idee interessanti. A distanza di anni la zona è piombata in pieno degrado e alcuni sostengono che 50 mila euro potrebbero essere sufficienti a eliminare almeno le radici che fuoriescono dall'asfalto e apportare quelle piccole migliorie per rendere la zona vivibile e scoraggiare la microdelinquenza.

Ma per questa via, tra corso Umberto e Viale Europa, sembra che i soldi non ci siano mai. Peccato.