Sembra una spiaggia californiana, il falò, i fuochi pirotecnici sotto un cielo stellato di inizio giugno. E invece è Montesilvano in tutta la sua potenzialità turistica.
Così ieri sera la spiaggia cittadina si presentava agli occhi di chi passeggiava sul marciapiede della Riviera e l'effetto, a onor del vero, non era 'malaccio', anzi faceva molto estate e divertimento.
Dopo un attimo di euforia per la intrigante novità, la domanda è stata: ma qui si possono accendere falò e fuochi d'artificio?
In giro non c'erano 'controllori' comunali, nè Capitaneria di Porto. Insomma la cosa appariva regolare.
Il Comune oggi ha chiarito che, attraverso "innumerevoli licenze e prescrizioni", i fuochi possono essere permessi sulla spiaggia.
Una notizia che ingioisce meno e spoglia di poesia un quadro estivo, è quella che i falò sono "assolutamente vietati" e sarebbe veramente difficile regolamentarne l'attuazione perchè sono soggetti a "leggi sovraordinate".
Peccato. C'era l'atmosfera di Laguna beach.
Questa vicenda genera una riflessione importante: si è vietato ma chi controlla?
In fondo quel che appare è che l'intraprendenza e il rischio sono il Fattore X del divertimento. Ed è molto italiano, per citare Stanis LaRochelle.
Alla maggior parte delle persone piace sapere quale sia la regola e a cosa si va incontro, soprattutto se si può fare, oppure … è tutto molto italiano.
Magari si possono modificare le leggi e inserire precauzioni per falò sicuri e divertenti per tutti, anche per i meno temerari.
Comunque l'effetto è bello.