Sono 16.202 i contagi da coronavirus resi noti in Italia oggi, 30 dicembre, secondo i dati contenuti nel bollettino della Protezione Civile diffuso dal ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 575 morti, che portano il totale a 73.604 dall'inizio dell'emergenza. Da ieri sono stati eseguiti 169.045 tamponi. Il tasso di positività si attesta al 9,58%. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 2.528, con un calo di 21 unità.
Sono arrivati alle 4 della notte scorsa i nove aerei con cui la Pfizer ha trasportato in Italia i vaccini anti Covid. I velivoli sono atterrati in nove scali in diversi punti del territorio italiano ed è già cominciata la distribuzione ai punti di somministrazione. E' quanto si apprende dagli uffici del commissario straordinario all'emergenza coronavirus Domenico Arcuri. Delle circa 470mila dosi previste è già arrivato il 75% mentre la distribuzione del restante 25% continuerà domani. D'ora in poi entra a regime la distribuzione settimanale che prevede l'arrivo di circa 470mila dosi a settimana da qui a marzo, per un totale di 8,7 milioni di dosi.
Vaccino AstraZeneca Ulteriori informazioni scientifiche
"Ulteriori informazioni scientifiche su questioni relative alla qualità, sicurezza ed efficacia del vaccino" anti-Covid "di AstraZeneca sono ritenute necessarie per supportare il rigore richiesto per un'autorizzazione condizionata all'immissione in commercio" in Ue "e ciò è stato richiesto all'azienda". A comunicarlo è l'Agenzia europea del farmaco Ema, chiarendo in maniera ufficiale a che punto si trova l'iter del prodotto scudo in questione, nel giorno in cui l'ente regolatorio britannico ha, invece, dato il via libera in Gb. "Siamo a conoscenza - puntualizzano dall'autorità Ue in un aggiornamento sulla 'revisione continua' in corso sul vaccino AstraZeneca - del fatto che l'agenzia britannica Mhra ha concesso un'autorizzazione temporanea per la fornitura del vaccino nel contesto dell'uso di emergenza, che è diversa dall'autorizzazione all'immissione in commercio. L'Ema, i suoi esperti europei e la Commissione europea stanno lavorando per un'autorizzazione condizionata all'immissione in commercio dei vaccini Covid, con tutte le garanzie, i controlli e gli obblighi che ciò impone". La valutazione del vaccino sviluppato da università di Oxford e Irbm e prodotto da AstraZeneca "è andata avanti nelle ultime settimane - assicura l'Ema - Ulteriori informazioni dagli studi clinici in corso sono attese da gennaio. I dati provvisori di un ampio studio in corso negli Stati Uniti sono previsti per il primo trimestre del 2021". L'Agenzia sta attualmente valutando i dati sul vaccino come parte di una revisione progressiva. "Finora, sono state valutate alcune prove sulla sicurezza e l'efficacia provenienti da un'analisi ad interim aggregata dei dati clinici di quattro studi clinici in corso nel Regno Unito, Brasile e Sud Africa. L'ultimo pacchetto è stato ricevuto il 21 dicembre ed è attualmente in fase di valutazione. Il comitato tecnico Chmp ha già valutato i dati di studi di laboratorio (dati non clinici) e sta attualmente valutando i dati sulla qualità del vaccino (sui suoi ingredienti e sul modo in cui è prodotto)", aggiorna l'ente. Per il vaccino di AstraZeneca "si completerà la valutazione secondo gli usuali standard di qualità, sicurezza ed efficacia", sottolinea l'Agenzia europea del farmaco. E spiega che la garanzia che il prodotto scudo soddisfi "i rigorosi standard dell'Ue" viene assicurata "attraverso: informazioni complete sulla prescrizione e foglietto illustrativo con istruzioni dettagliate per un uso sicuro; un solido piano di gestione del rischio e monitoraggio della sicurezza; controlli di produzione compresi quelli sui lotti e sulle condizioni di conservazione; un piano di indagine per l'utilizzo nei bambini; obblighi post-approvazione legalmente vincolanti e un quadro giuridico chiaro per la valutazione dei dati emergenti di efficacia e sicurezza", elenca l'ente. Il vaccino anti Covid di AstraZeneca è costituito da un virus della famiglia degli adenovirus (che non può riprodursi e non causa malattia), modificato per contenere il gene per la produzione della proteina Spike di Sars-CoV-2, necessaria per suscitare una risposta immunitaria dell'organismo.
Una portavoce spiega che AstraZeneca ha fornito "un pacchetto di dati completo per sostenere la richiesta di un'autorizzazione condizionata alla commercializzazione del vaccino contro il Covid-19, fatta alla European Medicines Agency". "Ha presentato dati su base continuativa e continuerà a lavorare a stretto contatto con l'Ema per sostenere l'inizio di un procedimento formale di richiesta di autorizzazione condizionata all'immissione in commercio", Cma in gergo tecnico. "Un approccio simile, di fornitura dei dati su base continuativa, è stato adottato nei confronti di agenzie regolatorie in tutto il mondo".
"Una buona notizia. AstraZeneca ha sottomesso i dati sul vaccino" anti-Covid "a Ema. Lo scrive su Twitter la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa. Attendiamo con trepidazione l'esito delle valutazioni" dell'Agenzia europea del farmaco. "Una seconda buona notizia. Il vaccino Moderna è già all'esame di Ema".
Gli Stati Uniti prevedono di approvare in aprile il vaccino anti Covid dell'AstraZeneca. I test e le valutazioni americani saranno completati per l'approvazione "ai primi di aprile", ha detto ai giornalisti Moncef Slaoui, consigliere capo di Warp Speed, l'operazione militare americana per i vaccini. "Se i dati permettono l'approvazione, verranno prodotte decine di milioni di dosi", conclude.
Burioni su vaccinazioni
"Un ritardo nelle vaccinazioni non è tollerabile. O riescono a stare al passo con gli altri paesi, o se ne devono andare. Subito". Lo scrive su Twitter il virologo Roberto Burioni, docente dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano che in un altro post aggiunge: "Se il governo non riesce a garantire una vaccinazione tempestiva dei cittadini se ne deve andare. Subito. Ci sono difficoltà oggettive di approvvigionamento ma al netto di queste" nessun "ritardo può essere tollerato".
"Non sarebbe accettabile da parte del Governo chiedere il minimo sacrificio agli italiani in presenza di ritardi e disorganizzazione nella vaccinazione anti Covid-19. Questa è la mia opinione di semplice cittadino", spiega poi il professore. Burioni si sofferma anche sulla notizia relativa alla positività di un infermiere, in California, 8 giorni dopo la vaccinazione contro il coronavirus. Una 'non notizia', evidenzia. "Ripeto fino alla nausea: nessun vaccino può offrire una protezione prima di 15 giorni dalla sua somministrazione. E' inutile cercare di spaventare le persone: per produrre anticorpi il nostro organismo ci mette del tempo. Fatevene una ragione", commenta Burioni.
OMS: messaggio fine anno.
"Poiché ci vorrà tempo per vaccinare tutti contro Covid-19, dobbiamo continuare ad aderire alle misure collaudate per metterci al sicuro" dal contagio. E' l'appello che il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, rivolge a tutti i cittadini del mondo. Non dimenticare, sulla scia dell'euforia per l'arrivo delle prime iniezioni scudo, le principali armi di difesa che abbiamo imparato a usare in queste pandemia: "Il distanziamento sociale, l'uso delle mascherine, l'igiene respiratoria e delle mani", elenca Tedros nel suo messaggio di fine anno.