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Martedì, 25 Gennaio 2022 20:14

Sale la tensione in Ucraina

La Russia risponde alla mobilitazione di Usa e Nato con esercitazioni delle sue truppe corazzate in Crimea, mentre Washington chiarisce quali saranno le sanzioni destinate a portare un duro colpo all'economia di Mosca se osasse varcare i confini dell'Ucraina.

Il braccio di ferro tra le due grandi potenze continua, con in mezzo l'Europa, dove Germania, e soprattutto Francia, cercano di ritagliarsi un ruolo indipendente.Nonostante le rassicurazioni sulla "totale unanimità" del fronte occidentale, proferite dal presidente americano Joe Biden dopo il vertice in videoconferenza con i maggiori alleati europei - fra cui il premier italiano Mario Draghi - la divergenza di interessi, e conseguentemente di atteggiamento, appare sempre più evidente. Gli Usa sembrano comprendere i timori europei soprattutto per gli approvvigionamenti di gas russo, da cui dipendono per il 40% del loro fabbisogno.

E per questo hanno fatto sapere che stanno mettendo a punto con gli alleati piani di emergenza per compensare un'eventuale riduzione delle esportazioni di Mosca. La Russia risponde mobilitando le sue truppe per manovre ai confini ucraini e ricordando a Washington che sta aspettando le risposte alle sue richieste sulla sicurezza in Europa, basate principalmente sulla riduzione della presenza delle forze Nato nell'Europa orientale e la promessa che Kiev non entrerà mai a farne parte. Ma Putin e i suoi diplomatici non mostrano impazienza, e sembrano aspettare che le piccole crepe apparse nel muro dello schieramento occidentale si trasformino in vere e proprie spaccature. Il presidente francese Emmanuel Macron avrà un colloquio telefonico con Vladimir Putin venerdì prossimo. Lo ha annunciato lo stesso Macron, al termine dell'incontro a Berlino con il cancelliere Olaf Scholz. Il colloquio sarà dedicato alla crisi in Ucraina. Anche l'Ucraina lancia qualche segnale contraddittorio, probabilmente allarmata per il crescere delle tensioni. Il ministro della Difesa, Alexei Reznikov, ha affermato che al momento una minaccia di invasione russa "non esiste", anche se per il futuro rimangono "scenari rischiosi".

Ma poi le autorità di Kiev hanno detto di avere smantellato un "gruppo criminale" legato a Mosca che preparava "attacchi armati" per destabilizzare il Paese.

I Marines hanno rafforzato la sicurezza all'ambasciata Usa a Keiv sullo sfondo delle crescenti tensioni con Mosca.

Lo riporta la Cnn, citando un loro alto ufficiale che pero' non ha specificato il loro numero. Secondo i dati del Pentagono, sino allo scorso 30 settembre c'erano 30 marines stazionati in Ucraina, quasi tutti - se non tutti - a garantire la sicurezza della sede diplomatica americana. Nei giorni scorsi il dipartimento di stato ha raccomandato ai famigliari e al personale diplomatico non essenziale di lasciare il Paese.

Ritiro familiari diplomatici da Kiev

Anche il Canada, dopo Usa e Gran Bretagna, ritira le famiglie dei diplomatici dall'ambasciata a Kiev "per l'attuale rafforzamento militare russo e le attività destabilizzanti dentro e intorno all'Ucraina". Lo ha annunciato il ministero degli esteri di Ottawa. "Abbiamo deciso di ritirare temporaneamente i figli minorenni e i familiari che accompagnano lo staff dell'ambasciata canadese" a Kiev, ha spiegato.

Muro in Polonia

La Polonia ha avviato oggi la costruzione di una nuova recinzione alla frontiera con la Bielorussia, con cui Varsavia intende ostacolare l'ingresso di migranti irregolari, dopo la crisi dello scorso anno con Minsk. Lo ha annunciato una portavoce delle guardie di confine polacche, la capitana Krystyna Jakimik-Jarosz.

 

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