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Martedì, 26 Settembre 2023 10:23

Teramo, si cala con una corda e evade da carcere come il Totò 'Turco napoletano'

Con evasione da Teramo si ripete il copione di un “Turco napoletano” di Totò. Aldo Di Giacomo: "Sarebbe ora che la politica battesse un colpo”.

“Nelle carceri si ripetono le scene dei più classici film di evasioni di detenuti. È accaduto a Teramo dove un detenuto albanese ha tagliato le sbarre della finestra della cella e proprio ripetendo il copione di un “Turco napoletano” di Totò si è calato con una corda. Lo spettacolo è diventato indecoroso”.

Così Aldo Di Giacomo, segretario generale S.PP. per il quale “senza strumentazioni e mezzi adeguati di vigilanza e con organici sempre più ridotti la fuga dal carcere diventa semplice e diventa un modo spettacolare per sbeffeggiare lo Stato e le vittime dei criminali. Il sospetto è che l'uomo possa essere stato rifornito degli strumenti per evadere tramite un drone inoltre rafforza uno squilibrio palese tra mezzi tecnologici nella disponibilità della criminalità organizzata e l’inadeguatezza di quelli in possesso del personale penitenziario. Come se non bastassero le aggressioni ad agenti e personale penitenziario avvenute nel giro di 48 ore a Catania, Campobasso e Taranto ad acuire un’emergenza che solo l’Amministrazione Penitenziaria, il Governo e il Parlamento non riescono ancora a vedere. Senza dimenticare la tragica vicenda del detenuto del carcere di Avellino che ha colpito all’occhio con un coltello un altro recluso, che si era intromesso durante l’aggressione a un agente. Tutto ciò mentre il personale penitenziario mette a rischio quotidianamente la vita come avviene per il collega Carmine De Rosa che resta in coma farmacologico in un ospedale di Milano e i cittadini rischiano di imbattersi in un nuovo evaso. Sarebbe ora – conclude – che la politica battesse un colpo”.

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