"Ah, che magnifica avventura il Consiglio Comunale di stamane, dove il tempo si precipita più veloce di una corsa alle offerte del Black Friday. Alla maniera del replicante di Blade Runner "Ho visto cose che voi umani..." avreste bisogno di occhiali da visione politica per crederci. Ma, senza indugi, immergiamoci nel vortice della democrazia locale, un mix di velocità da Formula 1 e discorsi che devono essere sintetici a mo’ di un tweet che non può avere più di 280 caratteri! Tutto deve essere veloce, alla fast and furious…" Così racconta Romina Di Costanzo le odierne cronache del consiglio comunale di Montesilvano.

La Sala Santavenere è il palcoscenico di un'opera teatrale surreale, dove il Presidente agisce come un direttore d'orchestra con un timer da cucina, come se il destino della città dipendesse da un soufflé che sta per sgonfiarsi. I Consiglieri, in balia di ordini del giorno, delibere, mozioni e prenotazioni a intervenire, sono come androidi costretti a seguire un protocollo senza senso, mentre il Presidente, imperturbabile, ripete come un mantra “se qualcuno deve intervenire si prenoti, altrimenti dopo non potrà prendere la parola”. La differenza tra minoranza e opposizione? Solo il Sindaco può illuminarci su questa sottigliezza semantica. Preferisce chiamarci minoranza, come se fosse un termine più gentile in maniera che nessuno di noi osi dissentire e opporsi per il famigerato “bene della città”. E ricordatevi “che io non esco dal seminario!" Un seminario dove, presumibilmente, si insegnano le arti della fast politics e delle risposte stravaganti. Tutto deve essere veloce, alla fast and furious…

I Consiglieri animati da un moto browniano nel frattempo si alzano, chiacchierano, escono come attori in sciopero, mettendo a dura prova la Segretaria, invano spera di non dover rifare l'appello più di una volta. "Consiglieri assenti, siete presenti?" domanda il Presidente come in una seduta mediana di spiritismo. Tutto deve essere veloce, alla fast and furious…

Chiarimenti? Non sono ammesse domande: è già tutto chiarito in commissione, in Consiglio si vota e al massimo ci si pronuncia sul voto. Poco importa se Consiglio si dovrebbero prendere decisioni importanti, che necessitano di chiarimenti, non solo per chi è presente in assise e vota ma anche per i cittadini che ci seguono (ammesso che ce ne siano). E poco importa se in commissione, qualora non sia convocata a riferire la parte tecnica, sovente la parte politica a domanda, risponde con condizionale “parrebbe, dovrebbe…”

Tutto deve essere veloce, alla fast and furious… Ma perché?

Cari cittadini, alle 11:00 la sala deve essere sgombrata per una conferenza stampa. Il Consiglio è solo un fastidioso intermezzo tra un selfie e l'altro; dunque non preoccupatevi se il vostro destino è nelle mani di chi preferisce le apparizioni mediatiche e la velocità al discernimento.