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Martedì, 28 Maggio 2024 18:18

Settecento, nuove ricerche storiche sulla formazione della proprietà borghese nell’Abruzzo teramano

Attraverso il Convegno, l’IARST (Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche) intende promuovere nuove ricerche storiche sulla formazione della proprietà borghese nell’Abruzzo teramano e sulle trasformazioni che investono gli assetti agrari e socio-economici tra i secoli XVIII e XIX.

Nell’ultimo quarto del Settecento, le forze borghesi, si affacciano sulla scena provinciale, e avviano la riflessione sugli assetti economici e sociali del territorio teramano, scoprendone l’arretratezza ed elaborando le prime ipotesi di sviluppo.

Negli ultimi decenni dell’800 la borghesia agraria, ormai divenuta anche ceto politico e intellettuale, è pienamente consapevole di sé e delle proprie forze e porta a compimento il progetto di sviluppo provinciale maturato un secolo prima. Risultato tangibile è la trasformazione del territorio teramano, che, con la scomparsa del latifondo feudale e degli usi collettivi della terra, l’affermazione dell’individualismo agrario, la formazione di un ceto di grossi proprietari borghesi e la diffusione capillare del sistema poderale, diventa “il limite meridionale della mezzadria” sul versante adriatico. Interventi nella Sessione mattutina (9:30-13:00). Presiede Nicolino Farina, Vice Presidente IARST Teramo. Dopo i saluti istituzionali interventi di: Fabrizio Marinelli, Università degli Studi de L’Aquila e Presidente della Deputazione Abruzzese di Storia Patria, La Commissione feudale e i territori abruzzesi; Federico Roggero, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.

La divisione dei demani e la concezione borghese della proprietà; Roberto Ricci, Vice Presidente della Deputazione Abruzzese di Storia Patria, Tra antico regime e proprietà borghese: gli Acquaviva d’Aragona conti di Conversano nell’Abruzzo teramano; Francesca Fausta Gallo, Università degli Studi di Teramo, Dal ceto al censo. L’élite teramana tra antico regime ed età napoleonica; Saverio Russo, Università degli Studi di Foggia, La fine delle Dogane armentizie nei territori italiani tra Sette e Ottocento; Luigi Rossi, Deputazione di Storia Patria per le Marche, Istruzioni e consigli ai nuovi proprietari nella letteratura agronomica teramana nell’Ottocento; Carlo Verducci Deputazione di Storia Patria per le Marche, Dal gabello alla mezzadria: note sui contratti agrari nelle Marche meridionali e nel Teramano tra basso Medioevo ed età contemporanea Nella sessione pomeridiana (15:30-18:30). Presiede Vincenzo Cerulli Irelli, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Interventi di: Giacomo De Iuliis, Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche, Iniziativa borghese e trasformazioni agrarie nell’Abruzzo teramano della prima metà dell’Ottocento.

Il caso della proprietà Irelli; Ottavio Di Stanislao, Direttore dell’Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche, già direttore dell’Archivio di Stato di Teramo, L’azienda agraria dei Ciafardoni nella seconda metà del XIX secolo; Luigi Ponziani, Bibliotecario emerito, Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche, Due casi di studio: la Val Vibrata del Principe di Piombino e le Terre di Propezzano di Rinaldo De Sterlich; Sandro Galantini, Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche, Tra scienza e imprenditoria agricola: grande proprietà e gelsibachicoltura nel Teramano; Matteo Di Natale, Dottore di Ricerca in Storia del Diritto, Università degli Studi di Teramo, La proprietà in una universitas del Teramano: Controguerra e i suoi catasti; Gianfranco Romantini, Deputazione Abruzzese di Storia Patria, Riflessi economico-sociali della soppressione dell’asse ecclesiastico nella provincia teramana.

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