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Venerdì, 06 Settembre 2024 10:46

Montesilvano/PNRR. In ristrutturazione l'Auditorium sull'antico cimitero del colle.

80/100 posti, Auditorium Sciarretta, inaugurato 8 aprile 2000, chiuso il giorno dopo per alcune piccole modifiche che non furono mai effettuate. 

Dopo oltre 20 anni, con i fondi Pnrr, l'auditorium viene ristrutturato, incaricato il suo originario progettista, Arch, Marco Volpe. Costerà 200/300 mila euro, sperando questa volta possa essere sfruttato e vissuto.

Montesilvano Colle avrà un piccolo luogo della cultura e forse una storia da raccontare.

L’auditorium Sciarretta fu stato inaugurato l’8 Aprile del 2000, con la Banda dell’Esercito e ospite il Ministro della Difesa pro tempore, On. Sergio Mattarella, a fare gli onori di casa il Sindaco Renzo Gallerati, oggi storico del Museo del Treno di Montesilvano. All'indomani venne in sopralluogo la Commissione pubblico spettacolo per controllare se tutto fosse conforme e indicò 4 semplici interventi, 10 mila euro al massimo, si diceva, che avrebbero dato accesso al primo teatro della città ma caddero nel dimenticatoio nonostante l'architetto depositò subito le modifiche.

L'Auditorium nel 1998 fu commissionato da Comune all'architetto incaricato fu Marco Volpe. E siccome era l'antico cimitero del colle, ufficialmente dismesso con deliberazione di Consiglio Comunale n° 102 del 06.10.1997e tutte le sepolture sono state trasferite in altra sede (circa 50 anni prima), dovette provvedere al dissodamento dei cadaveri dal terreno con i bulldozer.

Una storia interessante che parte dalla chiusura per inagibilità, al giorno dopo dell'inaugurazione, passando per i cadaveri dissodati e la coltivazione di una piantina di marijuana all'interno, forse cresciuta nell'abbandono della struttura, chi può dirlo?

L'inizio.

"L’auditorium è stato intitolato all’Avvocato Luigi Sciarretta, nato a Montesilvano Colle e prima persona a scrivere una storia di Montesilvano sin dagli anni 1936/38 (pubblicata ad opera dell’Associazione Culturale ‘Amici del Libro Abruzzese’ nello stesso anno 2000), nato nel 1901, laureatosi in legge, mise a servizio la propria professione dei compaesani meno abbienti autoriducendosi l’onorario, morì nel 1943 allorquando il sottomarino Simpra, su cui era imbarcato, fu silurato davanti all’isola di Creta (da qui la scelta della partecipazione del Ministro della Difesa all’inaugurazione dell’edificio a lui intitolato)."

Costò € 88.830, l'Auditorium di Montesilvano Colle. Eppure, vuoi per le radici della struttura che sorge sull'antico cimitero montesilvanese, vuoi per gli importanti riconoscimenti, come il suo inserimento in un libro firmato Electa, dovrebbe essere un vanto per la città, invece, soltanto pochi intimi e appassionati lo conoscono.

Nel 2004 l’Auditorium ‘L. Sciarretta’ è stato selezionato per il regesto delle ‘Architetture italiane del secondo novecento’ della D.A.R.C. del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nell’ambito del seminario ‘Visiting Architecture’ promosso dal Corso di Progettazione Architettonica I (Prof. Carlo Pozzi) della Facoltà di Architettura di Pescara nell’anno 2008, gli studenti del corso hanno visitato l’auditorium. L’auditorium è stato oggetto di studio da parte del Corso di Storia dell’Architettura dell’Università di Ingegneria di L’Aquila tenuto dalla Prof.sa Simonetta Ciranna. Il progetto del 1998

Il progetto

Quale fu l'idea di base dell'Auditorium Sciarretta? La scelta del progetto consisteva "nel far rimanere ogni elemento esistente esattamente come è" spiega Volpe, curatore del progetto, "fissando ogni rottura che lo caratterizza e mantenendo apparentemente ogni precarietà; ciò ha permesso di conservare l’impressione esterna che il vecchio Cimitero continui a vivere ed a far parte ancora e per sempre del paesaggio di Montesilvano Colle."

Il cimitero, quando Volpe dovette metterci le mani, si presentava come una fitta zona piena di erbacce decennali, dovette procedere al dissodamento dei resti del cimitero e poi analizzare come si presentavano i ruderi.

"Il muro di cinta era costruito prevalentemente in mattoni di laterizio fatti a mano (con dimensioni e colori diversi) con frequenti inserti di pietre (arenarie, calcari o brecce), nella parte anteriore (sulla Strada Comunale per Spoltore) era caratterizzato da una serie di piccole bucature, l’ingresso, evidentemente aperto successivamente rispetto alla costruzione del muro, era in posizione laterale; erano inoltre evidenti sia lo sfaldamento della maggior parte dei giunti, dovuti all’erosione operata dagli agenti atmosferici, che la precarietà dei mattoni posti alla sommità, che non mantengono più nessun vincolo con il resto della muratura".

Volpe spiega che è stato conservato tutto quello che si è potuto del vecchio cimiterio, "Delle due porzioni di portico ancora esistenti, quella posta sulla destra rispetto all’odierno ingresso, era in buone condizioni generali (particolarmente degne di nota erano le piccole cupole che coprono le due campate, costellate da una teoria di stucchi in gesso raffiguranti angioletti) tranne che per la copertura costituita da capriate e correnti in legno che reggono mattonelle, coppi e controcoppi in laterizio, tutta quest’ultima parte era in evidente disfacimento, con numerose falle nella copertura che avrebbero potuto, a lungo andare, pregiudicare la stabilità delle volte." "Dell’altra campata di portico erano ancora in piedi i due pilastri con pianta cruciforme."

"Due nuovi involucri, sempre interamente di cemento, sono inseriti nello spazio interno dell'auditorium: quello maggiore, che individua e sottolinea l’ingresso, con un piccolo ambiente per la biglietteria, che ha accesso diretto sul palco, il palco vero e proprio, interamente coperto ed in cui la scena fissa è caratterizzata da continue intersezioni tra muri esistenti e muri di nuova costruzione, ed, ancora oltre, un ripostiglio (o eventualmente piccolo camerino) di servizio al palco; quello più piccolo, che segna, insieme ad una rampa, l'inizio del percorso anulare, con i servizi igienici (tre, di cui uno per i disabili)."

Nato sull'antico cimitero, fascino e morte dell'auditorium.

Potrebbero essere testimonial all'inaugurazione Dario Argento e Marilyn Manson, il teatro potrebbe specializzarsi in spettacoli e reading goth. I presupposti ci sono nella storia di questa struttura unica.

In un'intervista del 2011 l'architetto incaricato riferì: "Mi resi conto che gli arbusti sradicati erano nati dai corpi dei cadaveri", disse Volpe, guardando nel vuoto con gli occhi ancora pieni di sgomento. " L'ultimo strato del cimitero presentava una fossa comune, i cadaveri erano stati sotterrati senza cassa, direttamente nella terra. Possibile che ci sia stata una epidemia in quel periodo."

Lì, sotto quella terra, in quel cimitero, venne conservata parte della storia degli antenati di Montesilvano.

Il dissodamento durò dieci giorni (intorno alla metà dell’anno 1999) in cui un escavatore smottò "il terreno per strati successivi di circa 50 cm ciascuno, facendo affiorare le ossa che poi venivano raccolte, messe in dei sacchi e depositate quotidianamente nell’ossario de cimitero comunale". Proseguì Volpe nell'illustrare i lavori.

Cosa è emerso da quel cimitero? "In un altro strato, più profondo, furono rinvenute casse di legno ormai disgregate, teschi con dei capelli attaccati." Tumulazioni senza lapidi, a sottolineare forse la povertà dei luoghi. Ne trovarono "solo una, la prima sepoltura ad essere stata rimossa, in molti casi non vi erano neanche tracce di casse di legno che avrebbero verosimilmente dovuto racchiudere i corpi". Volpe annoverò che "Sono stati rinvenuti diversi ordini sovrapposti di tumulazioni, così come sui muri intonacati vi erano delle scritte che ricordavano labilmente nomi e date di morte di alcune delle persone sepolte in quel luogo (presumibilmente le ultime)".

Fu necessaria all'ora, tenne a precisare Volpe, una variante per la dismissione e dissodamento dell'area.

Ultima modifica il Venerdì, 06 Settembre 2024 12:10

chiacchiere da ape