Si avviano a conclusione nel tratto della riviera di Montesilvano i lavori per il completamento della pista ciclabile nell’ambito del più ampio progetto della Ciclovia Adriatica - “Bike to coast”. Corrado Di Sante suggerisce più controlli e attenzioni soprattutto se la città ha come obiettivo incentivare l'uso della bici. Così elenca alcune segnalazioni di cittadini.
Come “la pavimentazione del marciapiede, sostituita per allargare la pista ciclabile e per ripristinare i sotto servizi, nel tratto da Viale Europa e Via Finlandia, risulta dissestata e diverse mattonelle sono già fratturate. Le piazzole colorate, oggi sbiadite, completate con una strisciata di grigio cemento sono davvero un colpo in un occhio! Perché all’altezza di Via Trentino, difronte l’edicola, l’attraversamento pedonale, ancora una volta, è sprovvisto dello scivolo?”
Il rischio paventato da Di Sante; “Dovremo intervenire un’altra volta? Ancora una volta è stata persa un’occasione per la riqualificazione della riviera.”
“Ci auguriamo che Comune e Provincia, dirigenti e R.u.p. vigilino attentamente sulla regolarità e bontà degli interventi in essere, è triste dover intervenire più volte su una stessa opera e dover mettere sempre delle toppe, sperperando denaro pubblico.” Il Segretario Provinciale PRC- Sinistra Europea fa notare “È proprio il caso della pista ciclabile, già realizzata in parte nel 2006, sulla quale stiamo nuovamente intervenendo, per allargarla di appena 30 cm visto che non rispetta il “Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili" (D.M. LL.PP. n. 557 del 30/11/1999) che prevede e prevedeva una larghezza minima di 2,50 metri. Il decreto ministeriale è in vigore già dal 1999. È lecito chiedersi pertanto in che modo amministratori e dirigenti dell’epoca abbiano potuto procedere per realizzare la pista ciclabile a dimensione ridotta: ancora una volta il passato si riverbera sul futuro della città e dei cittadini.”
Pista ciclabile a norma ma il marciapiede è ridotto.
Quel che più preoccupa Di Sante è il marciapiede ridotto. “E' bene individuare sin da subito una soluzione per il posteggio delle biciclette, onde rischiare di rendere difficoltoso il transito dei pedoni sul marciapiede.” Avverte “È opportuno concertare la scelta con i balneatori, per ospitare gli stalli per le bici non più sul marciapiede bensì sull’arenile”e si “evitino spiacevoli conflitti tra amanti della bici e pedoni visto la riduzione del marciapiede.”