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Sabato, 15 Luglio 2017 12:52

Montesilvano/migranti. Sindaco scrive a Minniti. Cucciniello, “solo per coprirsi le spalle”

corteo del 2 luglio cittadino contro il bivacco in pienta e l'illegalità corteo del 2 luglio cittadino contro il bivacco in pienta e l'illegalità foto Andrea Longoverde

di Angela Curatolo

Maragno chiede esecuzione dei decreti di espulsione. Cucciniello: “perchè non ha mai applicato DASPO urbano?”

 

Cas, sgombero Via Ariosto, "bivacco" in pineta e al mare, con 43 euro al giorno, il sindaco chiede impiego in lavori socialmente utili dei rifugiati e esecuzione dei decreti di espulsione, la città è piena di migranti che “occupano abusivamente gli angoli più belli di questa cittadina, danneggiando il sistema economico e turistico locale.”

E' quello che si apprende dalla lettera/esposto del Sindaco di Montesilvano al Ministro Minniti. Arriva a sottolineare: “il mio territorio letteralmente invaso da un numero imprecisato di profughi, per i quali non era possibile garantire un’adeguata sistemazione, trattati come numeri e non come persone. Considerati un peso e non una risorsa.” Protesta, finalmente: “Sei mesi di lavoro, di riunioni, di attenta pianificazione sono – agli occhi dei cittadini – inutili se gli stranieri destinatari di decreti di espulsione, non vengono di fatto allontanati”

All'esposto del Sindaco precede anche quello di Osvaldo Cucciniello.

Il promotore del comitato di via Firenze, lo ha inviato mesi fa Minniti ma è rimasto inascoltato.

Da tempo i residenti, “invano”, segnalano la condizione della zona, già con costate prostituzione, microcriminalità e ora “bivacco”.

“Questo appello del sindaco Maragno appare come un modo per coprirsi le spalle, mettere le mani avanti” commenta Cucciniello. “adesso che la situazione si è aggravata ulteriormente, ed è sotto gli occhi di tutti, scrive la lettera al Ministro, da quanto tempo noi denunciamo questi problemi?”

Per il cittadino di via Firenze sarebbe stato “logico” vedere la partecipazione di Maragno, al corteo cittadino del 2 luglio sul lungomare partito da Stella Maris, a cui hanno presenziato il vicesindaco De Martinis e il presidente del consiglio comunale Di Pasquale. “Avremmo voluto vedere il sindaco indossare la fascia tricolore a capo dei residenti stanchi di questa situazione, dalla parte di chi da tempo vive il disagio sotto casa propria”.

Sulla richiesta di esecuzione dei decreti di espulsione che Maragno sollecita a Minniti aggiunge, “avrebbe potuto lui dare seguito al DASPO che rientra nei suoi poteri. Perchè non l'ha mai fatto?”

“Caro Sindaco, Le avevamo offerto una sana e trasparente collaborazione, che Lei aveva accettato solo in apparenza continuando ha perseverare in errori e in iniziative che tra loro non potevano che acuire le criticità, ora si accorge, finalmente, che le nostre richieste non avevano come fine una contestazione sterile o una strumentazione politica, ma contenuti reali di chi vive i quartieri e punta alla legalità, sicurezza e vivibilità.” Si legge sul gruppo del comitato di via Firenze: ”Lei ha fallito e ne tragga le conseguenze, noi del #comitatodiviafirenze auspichiamo, per le forti criticità presenti nella città, che altre forze politiche intervengano per salvare una cittadina ormai all'estremo delle forze".

Che cos'è il Daspo Urbano?+

Il Daspo urbano, inibizioni da luoghi per ragioni di sicurezza, approvato a febbraio 2017, con decreto dal consiglio dei ministri prevede “la possibilità di applicare in modo più ampio quello che si applica nelle manifestazioni sportive” come spiega il ministro Minniti: “davanti a reiterate violenze sportive c'è il Daspo, di fronte a reiterati elementi di violazione di alcune regole sul controllo del territorio le autorità possono proporre il divieto di frequentare il territorio in cui sono state violate le regole".

Il primo Daspo è stato emesso ad aprile nel Comune di Ferrara per la zona Gad, nei confronti di pusher, inibendo zone e locali.

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