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Giovedì, 24 Agosto 2017 17:04

Roma, scontri tra migranti e polizia in Piazza Indipendenza

Scritto da A.C.
migranti svegliati con idranti questa mattina migranti svegliati con idranti questa mattina foto che sta facendo il giro del web di Eleonora Camilli postata su Fb e Twitter condivsa da Amnisty international Roma e la Valigia Blu

foto di Eleonora Camilli

"Noi vogliamo casa, in altri Paesi danno abitazioni e lavoro". 400 rifugiati tra eritrei e etiopi abitavano il palazzo di Vas Curatone e sgomberati, 100 gli occupanti dei giardini oggetto di situazione forte oggi. Scontri e tensioni a piazza Indipendenza, vicino alla stazione Termini di Roma, le forze dell'ordine hanno sgomberato i giardini occupati da circa 100 cittadini stranieri, provenienti dall'immobile di via Curtatone.

 

 

Durante l’intervento, fa sapere la Questura, "le forze dell'ordine sono state aggredite con lancio di sassi e bottiglie. Utilizzate bombole di gas aperte, messe in sicurezza grazie al repentino intervento dei poliziotti. Usato contro gli agenti anche peperoncino. L'uso dell’idrante ha evitato che venissero accesi fuochi e liquidi infiammabili. Due fermati al momento".L'operazione era "finalizzata al ripristino delle condizioni di vivibilità, legalità, igiene e sicurezza in piazza Indipendenza e in via Curtatone" comunicano le autorità. ''Tutte le persone presenti sui giardini sono state allontanate mentre gli occupanti dello stabile, comprese le 'fragilità', sono state trasferite presso l'Ufficio Immigrazione di via Patini, dove la Sala operativa sociale del Comune di Roma si sta occupando della loro assistenza".

"Nelle prime ore del mattino, grazie alla sapiente azione posta in essere dalla Questura di Roma, si è conclusa la complessa operazione di sgombero dell’immobile sito in via Curtatone, avviata lo scorso 19 agosto. Il Prefetto di Roma, Paola Basilone, desidera esprimere vivo apprezzamento per l’impegno profuso e la professionalità dimostrata dalle donne e dagli uomini della Polizia di Stato che, con la propria azione, hanno permesso il ripristino di condizioni di legalità e di vivibilità, anche sotto l’aspetto igienico-sanitario, a piazza Indipendenza", comunica in una nota la Prefettura di Roma."L'accurata e scrupolosa pianificazione dell’intervento ha fatto sì che le operazioni si svolgessero in condizioni di assoluta sicurezza - prosegue la Prefettura - nonostante la prevedibile e decisa opposizione degli occupanti e l’azione di infiltrazione posta in essere dai Movimenti di Lotta per la Casa, che ha indotto gli occupanti accampatisi in piazza Indipendenza a rifiutare sistemazioni alloggiative alternative, determinati a rimanere in strada fino alla manifestazione con corteo indetta dagli stessi Movimenti per sabato prossimo".

"La completa perfetta riuscita dell’operazione, con la sistemazione alloggiativa delle persone 'fragili', richiederà la pronta attuazione delle soluzioni condivise nella riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica svoltosi nella mattinata di ieri - conclude - A tal fine, il Prefetto richiama l’attenzione di tutte le Istituzioni coinvolte sulla necessità di tenere fede agli impegni assunti".

Nei giardinetti durante lo sgombero le donne si sono inginocchiate per terra con le braccia alzate. La Questura spiega che 'hanno rifiutato una sistemazione d'alloggio e c'era un alto rischio'. Ma le rifugiate urlano 'vergogna, vogliamo solo una casa. Le proposte le abbiamo viste solo sui giornali a noi nessuno ha detto nulla'. Protestano per il trattamento riservato ai rifugiati le grandi organizzazioni umanitarie dall'Unicef, per come sono stati portati via i bambini sui pullman della polizia, ad Amnesty. Nuove tensioni, davanti alla stazione Termini di Roma, tra rifugiati e richiedenti asilo sgomberati stamattina in piazza Indipendenza e forze dell'ordine. Secondo quanto si è appreso da fonti di polizia, un gruppo si è nuovamente radunato e ha tentato di bloccare il traffico in piazza dei Cinquecento. Sono stati lanciati oggetti e sassi contro gli agenti in tenuta antisommossa, che li hanno poi dispersi. A quanto riferito dai movimenti per la casa, una donna per lo spavento sarebbe stata colta da malore.

Gli sgomberati dai giardini riferiscono: "Siamo stati svegliati con l'acqua degli idranti. Hanno preso alcune di noi per i capelli colpendole anche con i manganelli. E' assurdo: siamo rifugiati politici, abbiamo i documenti in regola". A parlare è una delle donne sgomberate all'alba da piazza Indipendenza. "Ci hanno preso per i capelli - racconta un'altra - quella donna con il braccio fasciato è stata colpita con un manganello e ora sta andando in ospedale. Anche io ho i segni sul fianco. Non è giusto. Abbiamo dormito per strada per 5 notti. Vogliamo solo una casa". "Questo è uno stato accogliente? No è un paese fascista, disumano", urla una donna con la voce spezzata dal pianto.  sgomberati: "sveglia con idranti,donne manganellate". Un immigrato sgomberato all'alba da piazza Indipendenza a Roma è stato fermato e portato via dalle forze dell'ordine mentre faceva un'intervista alla tv La7. E' accaduto in via Goito dove i migranti, quasi tutti rifugiati politici, sono stati fatti arretrare dalle forze di polizia che hanno liberato la piazza. "Vergogna, vergogna" hanno urlato gli altri presenti lungo la strada., disumano", urla una donna con la voce spezzata dal pianto.

Manconi, irresponsabile latitanza Comune

"Per il secondo giorno consecutivo, la polizia è intervenuta per sgomberare il palazzo che, da anni, ospita centinaia di profughi eritrei, in via Curtatone a Roma. Come era facile prevedere, considerate l'assenza di qualunque proposta alternativa e l'irresponsabile latitanza dell'amministrazione comunale, ne sono derivati feriti e violenze". Lo scrive in una nota il senatore del Partito democratico Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti umani al Senato. "Nel corso della mattinata - sottolinea -, la situazione continua ad essere molto tesa e a dar luogo a scontri. Si tenga presente che tra le persone sgomberate si trovano numerosi anziani, donne, bambini e portatori di handicap e che tutti gli eritrei sono titolari dello status di rifugiato o della protezione internazionale. Di fronte a tutto ciò - aggiunge Manconi -, la giunta comunale tace e si sottrae a qualunque responsabilità: nessun suo rappresentate è presente mentre tutto ciò accade e, dopo estenuanti trattative con la prefettura, la sola proposta riguarda poche decine di posti. Capisco che Sindaca e membri della giunta siano in tutt'altre faccende affaccendati, presi dal rutilante carosello degli assessorati e dall'esaltazione partitocratica del gioco delle nomine e delle deleghe, ma qualcuno deve pur ricordare che queste centinaia di profughi sono, anche loro, abitanti di Roma. E che quella politica per la casa, promessa dal Comune e di cui non si è vista finora una minima traccia, deve riguardare anche loro", conclude.

Sap: 'a noi lavoro sporco, errori Governo' 

"Gli errori del Governo con le sue scelte scellerate in materia di immigrazione, ricadono sempre sulla Polizia che è chiamata a fare per strada il lavoro sporco senza alcuna tutela". E' la posizione di Gianni Tonelli, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), circa gli scontri avvenuti in piazza Indipendenza a Roma, tra migranti e poliziotti. "E' una situazione ingestibile - continua ancora Tonelli - e credo non si tratti di incapacità di Governo, ma di scelte determinate con coscienza e volontà. Colpire gli agenti intervenuti a Roma con sassi, bombole e bottiglie è violenza. Non ha nulla a che vedere con l'integrazione". Per il sindacato, "dietro l'ipocrisia della politica dell'accoglienza si nascondono situazioni che compromettono seriamente l'ordine e la sicurezza pubblica. Quella di piazza Indipendenza era una situazione di totale degrado che non ammette scusanti o giustificazioni. A farne le spese è il cittadino perbene e il poliziotto, chiamato ad intervenire come in questo caso. Quanto successo a Sanremo qualche giorno fa, è un'altra testimonianza. Un poliziotto ha perso la milza a causa del pestaggio subito da tre extracomunitari ubriachi. Il pericolo terrorismo e criminalità ce lo abbiamo in casa, e molto spesso siamo stati il connettore con questa invasione incontrollata".

Ultima modifica il Giovedì, 24 Agosto 2017 17:35

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