Nell'articolo la Fivra, con una nota chiede di correggere il passo, fonte Comunicato stampa del Comune: "Da un’analisi visiva esterna dei colli si tratta di rifiuti pericolosi, presumibilmente originati da un attività di demolizione edile, in particolare si notano guaine bituminose, lana di vetro ed eternit". E scrive, "vi chiediamo di correggere il suddetto articolo, ad esempio sostituendo la parola 'pericolosi' con 'speciali' (infatti i rifiuti speciali sono quelli derivanti da attività industriali possono essere pericolosi o non pericolosi ma in ogni caso devono essere gestiti da società autorizzate)".
FIVRA (Fabbriche Isolanti Vetro Roccia Associate), l’associazione dei principali produttori di lane minerali (lana di roccia e lana di vetro per isolamento) puntualizza che "le lane minerali non sono un materiale pericoloso, nemmeno quando diventano un rifiuto. Infatti la IARC (International Agency for Research on Cancer, massimo esperto in materia ed afferente all’Organizzazione Mondiale della Sanità) ha inserito le lane minerali sono state inserite nel gruppo 3 “non classificabile come cancerogeno per gli esseri umani”. L’Unione Europea mantiene una classificazione più cautelativa, ma anch’essa riconosce che le lane minerali sono sicure se conformi alla "Nota Q" (ovvero bio-solubili, come quelle prodotte dai soci FIVRA)."
Precisano poi, "I rifiuti costituiti da lane minerali possono essere classificati come pericolosi, ma ciò è una scelta di comodo per evitare di effettuare i necessari test per caratterizzare correttamente il rifiuto".
Ma sono pericolosi?