Cosa è cambiato nello scenario italiano degli ultimi anni? E come si è arrivati alla bruciante sconfitta del Partito Democratico alle elezioni del 4 marzo? A queste e altre domande risponde l’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni in "La sfida impopulista", il suo libro recentemente pubblicato per Rizzoli, che sarà presentato domani, sabato 1° dicembre, alle ore 19 all'Auditorium Petruzzi del Museo delle Genti d'Abruzzo, a Pescara. Durante l’incontro, introdotto dall’assessore alla Cultura del Comune di Pescara Giovanni Di Iacovo, Gentiloni dialogherà con il direttore del FLA Vincenzo d'Aquino e con l'onorevole Giovanni Legnini, già vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura. L’iniziativa è organizzata dal FLA – Festival di Libri e Altrecose e dal Museo delle Genti d’Abruzzo.
"Questo populismo nazionalista mi fa paura. L’onda sovranista ingrossata dalla crisi e sospinta al governo di alcuni grandi Paesi è una minaccia per i valori del sistema liberale. Per difendersi, bisogna prima di tutto sottrarsi al contagio. Essere saldamente, fieramente impopulisti. Che è tutto il contrario dell’essere impopolari", spiega Paolo Gentiloni nel libro che ripercorre la sua stagione di governo, dall’arrivo a Palazzo Chigi dopo la sconfitta del referendum ai rapporti con i leader mondiali, dalla crisi sociale a quella delle banche, dalla fine dell’epoca d’oro della globalizzazione alle tensioni in Europa, al terrorismo e all’emergenza migratoria. Capire come si è arrivati alla situazione attuale è la premessa per ripartire.