Ego International riporta i dati sull’export italiano in Europa
Ego International, azienda che da oltre 17 anni cura l’export per le aziende italiane, riporta i dati delle esportazioni italiane, precisando che il Made in Italy ha particolarmente successo in Europa ma sta crescendo anche nei paesi extra-europei.
L’export italiano, secondo l’esperienza di Ego International, si rivolge soprattutto a Germania, Francia, Svizzera e Inghilterra. Nonostante lo stallo dell’ultimo periodo e i dazi, l’export italiano resiste. A dirlo, oltre all’esperienza sul campo di Ego International è anche il rapporto di Sace Simest che vede il Made in Italy sempre più apprezzato.
L’export italiano resiste nonostante i dazi e la Brexit
Ego International riporta i dati dell’export raccolti da Sace Simest che mostrano un 2018 in aumento del +3,1% e ci indicano come l’export italiano stia resistendo nonostante le difficoltà causate da dazi e Brexit.
Ego International riporta che il futuro delle imprese italiane passa per i mercati esteri. Le previsioni dicono che i beni italiani esportati all’estero arriveranno a toccare i 500 miliardi nel 2020 e nei prossimi due anni si potrà arrivare a 540 miliardi. È necessario tenere in considerazione l’assetto geo-politico che si sta definendo, dazi e Brexit non faranno altro che causare il calo della percentuale di crescita. Per questo sarà importante varare programmi di crescita per indirizzare l’export verso paesi che sono in via di sviluppo economico e che quindi investono in infrastrutture e sviluppo urbanistico. Fra questi Ego International segnala come interessanti per l’export italiano Brasile, India e Emirati Arabi, che potrebbero dare all’Italia 2,5 miliardi di valore export in più.
Ego International spiega quali sono i settori più interessanti per l’export italiano
Ego International riporta quelli che sono i settori migliori per l’export italiano e che secondo le previsioni non subiranno stravolgimenti:
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Prodotti Agroalimentari (+3,8%);
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Beni Intermedi (+3,6%);
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Beni di Consumo (+3,4%);
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Beni d’Investimento (3,1%).
L’Italia dovrà essere brava a raccogliere le sfide di un nuovo ecosistema digitale imprenditoriale per affrontare l’export nel modo migliore. Ego International ricorda che le PMI dovranno rafforzare la proiezione internazionale e la competitività sui mercati esteri.