"La sua trasformazione in presidio ospedaliero covid-19" continuano "ci vede preoccupati perché crediamo che, pur trovandoci tutti in un’emergenza, non si debba ricoprire di ulteriori ansie le pazienti che affrontano cure anche invasive e che possono renderle momentaneamente immunodepresse. A maggior ragione ci schieriamo contro questa riconversione perché siamo scettici sulla possibilità di creare due percorsi totalmente separati per i pazienti covid e per le pazienti oncologiche, esponendo queste ultime e le loro famiglie, a contagi potenzialmente fatali date le condizioni del loro sistema immunitario."
"Auspichiamo" concludono i Giovani Democratici abruzzesi "che si trovi presto una alternativa ad Ortona per garantire sia le cure per i pazienti covid, sia le cure per le donne colpite da patologie oncologiche e la sicurezza per loro e le loro famiglie. Il coronavirus non è uno scherzo. I tumori della donna nemmeno!"