"Ci fa specie che l’assessore si scagli con tale veemenza contro il partito con il quale pare abbia dimenticato di aver amministrato durante la giunta Di Mattia". Risponde l'opposizione Pd e m5s alla nota inviata ieri dall'assessore Anthony Aliano, sui lavori in via Liguria. "Sarebbe ora che la smettesse di aggredire verbalmente chi, in maniera civile e democratica, gli fa notare le cose che non vanno per il buon andamento della attività amministrativa".
Glissando sulle dichiarazioni dell'assessore, "visto che è un linguaggio che non ci appartiene", rimanendo sul tema Piano regolatore, affermano.
"vorremmo ricordare che è da più di un anno, con delibera di Giunta del 7 novembre 2019, che l'Amministrazione comunale di Montesilvano ha affidato all'architetto Zazzara l'incarico di effettuare una variante del PRG, in continuità con un precedente incarico affidato al medesimo professionista nel febbraio 2010 (Giunta Cordoma) e mai portato a termine. Un lavoro già intrapreso tanto da motivare la scelta di tale affidamento da parte di questa Amministrazione come finalizzata a non “disperdere” risorse economiche impegnate in passato inducendo il professionista a concludere l'opera intrapresa due lustri or sono, senza ulteriori oneri per l'Ente. Il tutto però in uno scenario completamente nuovo, in cui è in atto un’evoluzione storica e strutturale con il processo verso la nuova Pescara, che indurrebbe a nostro avviso anche una discussione e ripensamento delle linee guida, oltre al fatto che la Legge regionale istitutiva n. 26 del 2018 prevede all’art. 4 entro due anni dall’entrata in vigore la pianificazione territoriale e urbanistica integrata.
Rispetto all’affidamento, già in Commissione di garanzia, avevamo evidenziato una serie di incongruenze: liquidazione di compensi allo stesso professionista in situazione di evidente inadempimento, importo del compenso sopra soglia, pagamento di somme per stato di avanzamento dei lavori, anche se ad essi non è corrisposto alcun versamento in atti all’Amministrazione rispetto agli impegni.
L'incarico “in parola” prevedeva un completamento dell'attività entro 180 giorni dal conferimento, termine abbondantemente scaduto, anche al netto di ogni eventuale slittamento dovuto al lockdown. Nel frattempo è passato un anno e il professionista è venuto una sola volta a dicembre dello scorso anno in Commissione urbanistica. Eppure, pare dovesse essere il primo di una serie di incontri che in realtà non ci sono mai stati, visto che le riunioni convocate a più riprese sul tema sono andate a vuoto per l’assenza continua dell’assessore e del professionista. Né è stato mai rimesso uno studio preliminare, come da accordi, ma ci è stato riferito dallo stesso assessore in sede di Commissione di garanzia questa estate, solo il deposito di atti informali presso l’ufficio del Dirigente, atti però, a detta dello stesso, “secretati” a noi umili consiglieri comunali!
Nel frattempo, mentre siamo in attesa dell’aggiornamento da parte di altri professionisti delle relazioni geologiche e di valutazione ambientale strategica propedeutiche al piano, non si è tenuta nemmeno una discussione sulle linee guida che andrebbero rivalutate alla luce del nuovo scenario. Se nei fatti il clima di coinvolgimento è tale, un modello di partecipazione con la città e i principali stakeholders alla progettazione della variante, a questo punto, assumerebbe toni a dir poco grotteschi; tenendo conto che il servizio già viene definito nella delibera di affidamento con la formula “chiavi in mano” (prendere o lasciare). Intanto, passano i mesi e gli anni e siamo in attesa di vedere almeno il portachiavi. Non vorremmo trovarci di fronte all'ennesima boutade dell'assessore, come è stato per la app per le spiagge libere ed il progetto di riqualificazione della riviera, che poi fu "derubricato", dopo il nostro intervento, in rifacimento del manto stradale.
Proprio perché intendiamo rimediare agli errori del passato e bloccare il pasticcio normativo che ha permesso che si rilasciassero autorizzazioni con incremento volumetrico su diverse aree della città con casi limite come quello che stiamo vedendo su via Liguria, intendiamo sin da subito portare all’attenzione del Consiglio la revisione della norma tecnica di attuazione, che in deroga alla normativa nazionale, consente questo scempio".