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Sabato, 31 Luglio 2021 20:21

“Danza della vita”, le riflessioni di Annalisa Potenza

Gli interrogativi sulla vita e sulla morte si intrecciano con quelli, mai risolti, che riguardano la nostra origine ovvero “creazione”.

Ciascuno di noi ha in merito personali idee e percezioni le quali influenzano il modo di condurre la propria esistenza. In queste poesie, alcune riflessioni sulla “danza della vita” si alternano con quelle sulla “danza della morte”, due momenti di una stessa coreografia che si svolge sul palcoscenico del mondo.

VITA

Vita, il bacio della prima luce sulla fronte,

la carezza del primo raggio sulla pelle.

Ci doni l’opportunità di esistere,

la forza di rialzarci, nutri le cellule,

sostieni i corpi.

Come goccia scivoli,

in ogni minuscolo antro penetri.

Sinuoso il tuo fluire,

misterioso il tuo agire.

La materia si accende,

di energia si riempie.

Dai tuoi mille colori,

la gradazione dei nostri sentimenti,

melodiose emozioni palpitanti nei cuori.

Un disegno divino ti ha inventata,

con il suo alito d’amore in noi ti ha infusa.

 

MORTE

Un brivido di paura ghiacciato,

un soffio improvviso,

un manto oscuro

e infine, il silenzio

E’ arrivata.

Tutto tace il quell’attimo scolpito dal tempo,

tutto, tranne il suo senso.

Morte: certezza di abbandono

o novella speranza?

Traguardo di un destino

o continuità di un sogno?

Parte di un sogno, forse,

mai iniziato e mai finito,

più vero della realtà stessa,

insondabile nella sua essenza,

incomprensibile nell’immanenza.

Un sogno che attraversa menti incoscienti,

oltrepassa animi inconsapevoli,

sfiora corpi inerti.

Un sogno in cui apri gli occhi

e poi li chiudi,

ti svegli e ti addormenti,

ti riaddormenti e ti risvegli,

e così di nuovo

e poi ancora

finchè un giorno finalmente

saprai perché stai sognando.

Allora la morte non farà più paura.

chiacchiere da ape