La stazione è un punto d’accoglienza importante se si vuol davvero parlare di turismo. Permette di captare diversi modi di viverlo, ospiti di ogni età e gente che ama sperimentare nuovi lidi.
Quella di Montesilvano, pur essendo funzionale, manca di tanti servizi e si presenta come la stazione di un piccolo paesino che pone poca attenzione all’avventore.
La rotondina nella strada dietro la stazione che attraverso un triste boulevard porta al mare, è molto piccola e gli autobus sembrano far fatica a girare.
Il sottopasso che porta all’ingresso della stazione è "sporco, maleodorante", urgerebbe una ripulita dei muri per trasformarlo da luogo 'inquietante' ad accogliente, per il turista e soprattutto per i cittadini.
Per quanto riguarda i servizi: la biglietteria è chiusa. Certo ci sono i distributori automatici ma allora quegli spazi, sportelli potrebbero essere trasformati in accoglienza turistica, bar ristoro, edicola qualsiasi servizio che preveda un sorriso, dato che non c’è nulla.
Anche i dintorni sono importanti per accogliere chi scende dal treno, che sia un pendolare o un turista.
Si potrebbe tentare di valorizzare il minuscolo borgo ma potenzialmente accogliente. Creare illuminati e decorosi collegamenti tra i vari isolati, favorendo l’apertura di esercizi sino al mare. Se è ottima l’idea del bike sharing, bisogna porsi una domanda: dove sono i lunghi percorsi ciclabili?
Ad esempio la pista dietro la stazione è solo di pochi metri, eppure ci sarebbe lo spazio per ampliare la strada e allungare il percorso ciclabile. Per evitare che l’arrangiarsi e adattarsi creino incidenti indesiderati. Questa strada accoglie il turista che si reca verso il mare. E’ piena di luoghi verdi abbandonati. Basterebbe tagliare l’erba, rifare i marciapiedi e... trovare buoni argomenti per il titolare dei terreni affinché possa intervenire per riqualificare.