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Giovedì, 12 Gennaio 2023 11:28

Accise e Carburante alle stelle. Dichiarato lo stato di agitazione gestori di Faib, Fegica e Figisc

Scritto da A.C.

I gestori di Faib, Fegica e Figisc: "Esecutivo scarica su di noi la responsabilità dell'aumento del prezzo, stop a ondata di fango". Dichiarato lo stato di agitazione

Lieve ribasso oggi.

Nel frattempo, brusca inversione di tendenza sui mercati petroliferi internazionali, con le quotazioni dei prodotti raffinati in forte rialzo. Una circostanza che, se dovesse consolidarsi, potrebbe avere effetti anche sui prezzi alla pompa nei prossimi giorni.

Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 15mila impianti: benzina self service a 1,820 euro/litro (invariato, compagnie 1,822, pompe bianche 1,816), diesel a 1,874 euro/litro (-2 millesimi, compagnie 1,876, pompe bianche 1,871). Benzina servito a 1,961 euro/litro (invariato, compagnie 2,004, pompe bianche 1,875), diesel a 2,015 euro/litro (-1, compagnie 2,058, pompe bianche 1,929). Gpl servito a 0,788 euro/litro (-1, compagnie 0,799, pompe bianche 0,775), metano servito a 2,290 euro/kg (-7, compagnie 2,318, pompe bianche 2,268), Gnl 2,581 euro/kg (+28, compagnie 2,650 euro/kg, pompe bianche 2,528 euro/kg). Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,905 euro/litro (servito 2,162), gasolio self service 1,95 6euro/litro (servito 2,212), Gpl 0,898 euro/litro, metano 2,488 euro/kg, Gnl 2,629 euro/kg. Si legge su Adnkronos.

Benzinai in sciopero il 25 e 26 gennaio prossimi per "porre fine a questa ondata di fango sulla categoria".

Come si legge in una nota delle organizzazioni dei gestori di Faib, Fegica e Figisc "il governo aumenta il prezzo dei carburanti e scarica la responsabilità sui Gestori che diventano i destinatari di insulti ed improperi degli automobilisti esasperati. Avviata contro la categoria una campagna mediatica vergognosa''.

Prezzi benzina, Pichetto: "Intervento su accise con riforma complessiva fisco"

''Dichiarato lo stato di agitazione su tutta la rete e lo sciopero contro il comportamento del Governo. Si preannuncia presidio sotto Montecitorio - si legge ancora nella nota -. Beatificati i trafficanti di illegalità che operano in evasione fiscale e contributiva e che sottraggono all’Erario oltre 13 miliardi di €uro/anno. Per porre fine a questa 'ondata di fango' contro una Categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità, le Associazioni dei Gestori, unitariamente, hanno assunto la decisione di proclamare lo stato di agitazione della categoria, su tutta la rete; di avviare una campagna di controinformazione sugli impianti e proclamare, per le giornate del 25 e 26 gennaio 2023, una prima azione di sciopero, con presidio sotto Montecitorio''.

''L’impressione che la categoria ha tratto da questa vicenda è quella di un Esecutivo a caccia di risorse per coprire le proprie responsabilità politiche, senza avere neppure il coraggio di mettere la faccia sulle scelte operate e ben sapendo che l’Agenzia delle Dogane, il Mimit, e l’Agenzia delle Entrate hanno, già oggi, la conoscenza e la disponibilità di dati sul movimento, sui prezzi dei carburanti e sull’affidabilità delle comunicazioni giornaliere rese dalla categoria. E’ un imbroglio mediatico al quale le Organizzazioni di Categoria intendono dare risposte con la mobilitazione dei gestori''.

Meloni difende scelta del Governo

Scontro tra governo e opposizione sulla decisione dell'esecutivo di non tornare indietro sui suoi passi rinunciando a prolungare il taglio delle accise sulla benzina per contrastare l'aumento dei prezzi. Una decisione che la premier Giorgia Meloni ha rivendicato ieri in un video parlando di scelta "di giustizia sociale" e replicando a quanti la accusano di incoerenza: nel programma di Fratelli d'Italia, spiega infatti la presidente del Consiglio, il taglio non c'era.

La risposta delle opposizioni è dura. Per il leader dem Enrico Letta la premier "tecnicamente mente", il numero uno M5S Giuseppe Conte ha parlato invece di "mistificazione grottesca". Ad attaccare sono anche Azione e Verdi.

Meloni: "Il taglio delle accise costa un miliardo al mese, dunque 10 miliardi l'anno. Invece di spalmare 10 miliardi, noi abbiamo deciso di concentrare le risorse in manovra su chi ne aveva più bisogno. Abbiamo fatto una scelta che rivendico e che è di giustizia sociale", affermava ieri la premier Meloni in un nuovo appuntamento degli 'Appunti di Giorgia' sui social. "Io con grande sincerità dico che sono convinta delle scelte che abbiamo fatto, sono convinta che fosse più sensato aiutare chi ha un salario basso, le famiglie, chi non poteva pagare le bollette, chi non riesce a fare la spesa o non ha un lavoro. Concentrare le risorse su questo piuttosto che aiutare anche chi, come me, ha uno stipendio di tutto rispetto".

"Gira da più parti un video del 2019 in cui io, facendo benzina con la mia auto, parlavo della necessità di tagliare le accise", ha poi continuato, aggiungendo: "Si è detto 'la Meloni è incoerente, vi ha detto cose in campagna elettorale poi al governo non le ha fatte'. Ora non è un caso che quel video sia del 2019 e non dell'ultima campagna elettorale, perché -capiamoci- sono ancora convinta sia giusto tagliare le accise sulla benzina, ma non sfuggirà che da qui al 2019 il mondo è cambiato e, purtroppo, stiamo affrontando una situazione emergenziale che ci sta imponendo di fare alcune scelte".

"Alcuni esponenti dell'opposizione - ha quindi aggiunto - fanno notare che nel programma di Fratelli d’Italia delle precedenti elezioni era presente, tra i punti, una voce sulla sterilizzazione delle entrate dello Stato su energia e carburanti, con un'automatica 'riduzione di Iva e accise'. Significa che se hai maggiori entrare dall'aumento dei prezzi del carburante le utilizzi per abbassare le tasse. Ma noi non avevamo maggiori entrate, ovviamente. Quindi si tratta di un impegno molto diverso dal 'taglieremo le accise'. Obiettivo che continuiamo a condividere e sul quale lavoreremo, ma impegno che nell'attuale contesto non potevamo prenderci", dice il presidente del Consiglio.

Ultima modifica il Giovedì, 12 Gennaio 2023 11:46

chiacchiere da ape