“Lo sanno queste persone che dietro alle loro cattiverie esistono persone?”. Inizia così il post su Facebook con cui Arianna Meloni, sorella del presidente del Consiglio e moglie del ministro Francesco Lollobrigida, ha voluto rispondere a una vignetta di Natangelo pubblicata ieri Fatto Quotidiano che ha suscitato non poche polemiche. Nell’illustrazione la donna viene rappresentata a letto con un uomo di colore che le chiede: “E se arriva tuo marito?”, mentre lei risponde: “Tranquillo, sta tutto il giorno fuori a combattere la sostituzione etnica”. Un esplicito riferimento alle parole - già oggetto di discussione - pronunciate dal ministro, intervenuto sul tema natalità al congresso Cisal di martedì. Oggi, il quotidiano, replica con quella che viene definita una “vignetta riparatoria” in cui Arianna Meloni, raffigurata a letto con il marito, dice “Mah! Preferivo la vignetta di prima”. “Come dici cara?”, replica lui, e lei chiude: “No, gnente… bonanotte Francè”.
"Il Fatto Quotidiano si è davvero superato , presentando ieri in primissimo taglio una vignetta che dimostra tutta sua pochezza, mancanza di stile e mediocrità. Davvero la satira può superare il fil rouge, non dico della battuta fine a se stessa, ma del buon senso, finendo poi nel ridicolo? La vera sconfitta? Che non fa ridere!!!" Così Donato Fioriti Presidente del circuito Nazionale CIPAS “Davvero poi, a livello personale, come giornalista-sindacalista -chiosa Fioriti - mi sento in difficoltà per chi è caduto in questa trivialità ed esprimo solidarietà alle famiglia Meloni colpita vigliaccamente da questa torbida vignetta. Consiglio, se posso permettermi, di non tenerne conto e di …passare oltre….la cosa si commentata da sola per ogni soggetto dotato di un minimo di buon senso !!!”
Nuova vignetta poco fa su Lollobrigida e Arianna Meloni + l'editoriale di Travaglio.
Ripresa la precedente vignetta, con conversazione “del giorno dopo” tra il ministro e la sorella della premier, con un dialogo tra i due mentre Lollobrigida legge il giornale. Lei dice: “Preferivo la vignetta di prima“. Lui risponde: “Come dici, cara?”. E lei: “No, gnente, buonanotte Francé”. Vignetta pseudo riparatoria, che di fatto non fa che aumentare lo sdegno, per di più accompagnata da un lungo editoriale di Marco Travaglio che di fatto fa il verso al discorso con cui Mussolini annunciò l’entrata dell’Italia nella seconda guerra mondiale. Davvero non conviene più parlare del Fatto e delle sue vignette di pessimo gusto. Merita l’oblio!!! Così Donato Fioriti -Pres Naz Cipas