Nella causa, depositata presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto meridionale dell'Indiana, il gruppo per i diritti civili sostiene che una decisione presa dal Dipartimento penitenziario dello stato secondo le disposizioni della nuova legge viola i diritti costituzionali di un detenuto che sta cercando sollievo dalla pena, disforia di genere.

L'ACLU sostiene che la legge, nota come HEA 1569 , viola il divieto dell'ottavo emendamento di punizioni crudeli e insolite, affermando che i tribunali "hanno costantemente riscontrato" che alle persone che soffrono di disforia di genere non può essere semplicemente negata l'assistenza. La legge stabilisce che il DOC non può utilizzare le proprie risorse per facilitare interventi chirurgici di affermazione del genere.

"Il DOC non può negare i trattamenti necessari alle persone incarcerate semplicemente sulla base del fatto che sono transgender. Fare ciò costituisce una forma di discriminazione", ha detto in una nota Ken Falk, direttore legale dell'ACLU dell'Indiana . "Le cure che affermano il genere sono cure salvavita. Se il Parlamento può negare arbitrariamente una forma di assistenza sanitaria, potrebbe altrettanto facilmente negare altri trattamenti salvavita alle persone incarcerate", ha affermato. La causa afferma che a Autumn Cordellioné, noto anche come Jonathan Richardson, una prigioniera transgender adulta ora rinchiusa in un istituto maschile, nel 2020 è stata diagnosticata la disforia di genere e gli è stato prescritto un ormone femminile e un bloccante del testosterone.

Anche se gli ormoni "hanno contribuito ad alleviare i sintomi debilitanti della sua disforia di genere, non hanno alleviato del tutto questi sintomi nella misura in cui continua a sperimentare grave depressione e ansia", e quindi un intervento chirurgico di affermazione del genere è ora necessario per migliorare la disforia, ha osservato l'ACLU. Si identifica come donna dall'età di 6 anni e "ha commesso atti di autolesionismo e ha tentato il suicidio perché non sopportava il fatto che il suo sesso alla nascita non corrisponde al fatto che è una donna e non può tollerare il suo corpo maschile, " dice il vestito. L'azione legale è la quinta intentata dall'ACLU quest'anno contro la recente legislazione sull'orientamento sessuale approvata dalla legislatura dominata dai repubblicani, ha riferito l'Indianapolis Star . Il gruppo per i diritti umani aveva già fatto causa per bloccare l’HB 1608, che vieta le conversazioni sulla “sessualità umana” nelle scuole e ordina agli insegnanti di avvisare i genitori se uno studente richiede un nome o un pronome incoerente con il suo sesso.

Un giudice federale il mese scorso ha respinto la richiesta dell'ACLU di un'ingiunzione contro tale misura, che i critici hanno soprannominato la versione dell'Indiana della legge della Florida "Don't Say Gay". Tale decisione è ora oggetto di appello.