La Lungofino, ovvero l’arteria che collega il capoluogo all’interno, nel versante rivolto alla provincia di Teramo, e fino al confine con questa, è praticamente terminata. Per quest’ultimo tratto la Provincia ha impiegato un milione di euro, sostegno economico proveniente da fondi regionali del programma triennale viabilità.
Il Comune, nel tratto all’interno al centro abitato, ha già installato, da parte sua, alcuni presìdi autovelox che serviranno come deterrente a quegli automobilisti che avranno la tentazione di superare il limite stabilito dei 50 km orari.
Oggi, il Presidente della Provincia, Antonio Di Marco, accompagnato dai consiglieri provinciali Silvina Sarra e Vincenzo Catani e dal dirigente dell’area tecnica Ing. Paolo D’Incecco, hanno verificato l’andamento dei lavori nel tratto che va dalle “Quattro strade” fino al confine con la provincia di Teramo. L’intervento principale, consistente nell’adeguamento della carreggiata stradale, la sistemazione delle opere di contenimento, la regimentazione delle acque, la pavimentazione e la sistemazione della segnaletica – sia orizzontale che verticale, è terminato. L’ufficio tecnico provinciale redigerà, altresì, una perizia per i lavori di completamento, finalizzati a sistemare anche quei tratti della lungofino che oggi risultano ammalorati e che non rientravano nell’oggetto della gara.
“Un collegamento stradale - dichiara il presidente Antonio Di Marco – destinato a ridisegnare il traffico da e per il teramano, dando impulso ad aree industriali e artigianali, consentendo un agevole e diretto collegamento fra le arterie d’accesso a tali aree questa strada che conduce dall’interno fino a Pescara. Un’arteria importantissima anche per la viabilità di centri limitrofi, come Castiglione MR, Castilenti, Bisenti, Arsita e Montefino”.
“Sono molto orgoglioso di essere riuscito a concludere questa opera – conclude- che, benché in dirittura d’arrivo da diversi mesi, necessitava di alcuni interventi conclusivi resi fattibili solo dallo sforamento del Patto di stabilità effettuato alle fine del 2015 e dalla disponibilità di fondi da parte della Provincia. Cosa non facile di questi tempi”.