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Venerdì, 28 Giugno 2024 12:14

Criminalità giovanile e Baby gang. L'analisi del Dott. Lombardi.

L'associazione Medea OdV di Montesilvano: "Esprimiamo tutta la nostra vicinanza alla famiglia di Thomas. Sentite condoglianze"

Che cos’è la criminalità giovanile e come contrastarla.

L'analisi del Presidente dell'associazione Medea ODV Dott. Psicologo Francesco Longobardi:

La criminalità giovanile rientra tra le problematiche che destano maggiore preoccupazione a livello sociale. I dati nazionali confermano una situazione che si avvicina pericolosamente ad una vera e propria emergenza. Purtroppo bisogna aggiungere che nel nostro Paese l’escalation è più grave che in altri. I delinquenti italiani minorenni aumentano a dismisura; a confermarlo sono i servizi sociali che vedono crescere giorno dopo giorno il numero di ragazzi in carico. Nel corso dei seguenti paragrafi cercheremo di analizzare nel dettaglio il fenomeno e di capire quali sono le principali cause che inducono i minorenni a delinquere. Delinquenza giovanile: analisi del fenomeno Introduciamo l’argomento con un dato di fatto che in parte spiega l’escalation di violenza che vede protagonisti gli adolescenti: i modelli aggressivi forniti dagli adulti, ripresi continuamente da telegiornali, fiction, film e serie televisive, hanno drasticamente abbassato il livello di percezione dell’illecito nei giovani. Se a ciò aggiungiamo la dilagante insoddisfazione della società e la banalizzazione dei disagi emotivi è facile comprendere le motivazioni per le quali il fenomeno si è diffuso a macchia d’olio nella società, sia in quella più disagiata e problematica che in quella benestante. La delinquenza minorile è un fenomeno che si sviluppa sul concetto di devianza, ovvero sull’insieme dei comportamenti che si allontanano dalle norme sociali, violandole senza ritegno, e che esprimono il bisogno di trasgredire per assumere un’identità all’interno della società. Le espressioni attraverso le quali si manifesta la criminalità giovanile sono innumerevoli: tra le più frequenti troviamo furti, scippi, rapine, estorsioni, atti di vandalismo, violenza contro le persone, spaccio e uso di sostanze stupefacenti. Nei casi peggiori si arriva anche all’omicidio.

Le cause

Numerosi sono gli studi che nel corso del tempo hanno analizzato i dati statistici e le dinamiche dei reati per arrivare a identificare le cause che conducono i giovani a commettere atti criminosi. Si parte dall’intenzione di emulare i crimini commessi dagli adulti per arrivare al desiderio di andare contro le regole. Una delle cause più frequenti che spingono i ragazzi a commettere reati è legata alle difficoltà economiche familiari, ovvero a status di povertà che limitano e talvolta isolano ed emarginano. Rimanendo in tema di emarginazione possiamo affermare che coloro i quali vivono in aree periferiche svantaggiate o appartengono a minoranze etniche sono più portati a diventare piccoli delinquenti, a causa della difficoltà ad essere accettati dalla società. La causa principale per la quale si registra un crescente disagio generazionale, e di conseguenza un aumento della criminalità, è identificabile in situazioni familiari problematiche, nelle quali si verificano eventi traumatici quali divorzi, separazioni, lutti e abusi. In linea generale la famiglia rappresenta la principale incubatrice di futuri baby criminali; la disattenzione dei genitori, distratti da mille impegni quotidiani, un controllo asfissiante e troppo serrato, un permissivismo eccessivo, possono provocare reazioni violente e di ribellione, all’interno dell’ambiente domestico o all’esterno.

Le baby gang

Gli adolescenti tendono per propensione naturale e spontanea ad aggregarsi con coetanei accomunati da caratteristiche simili: età, scuola, attività ricreative, interessi ecc. L’adolescenza è notoriamente un momento delicato, che può diventare difficile in presenza di particolari condizioni familiari e/o personali. Può capitare che l’esigenza di sentirsi parte di un gruppo, rafforzata dalla necessità di affermarsi ed essere accettati in un modo o nell’altro a livello sociale induca l’adolescente ad identificare il proprio gruppo dei pari in aggregazioni di giovani criminali. É così che si formano le baby gang, i cui componenti sono accomunati dal desiderio di essere rispettati dalla società, di trasgredire e di sentirsi invincibili. Oggi purtroppo il fenomeno è in forte aumento; tra i fatti di cronanca si sente sempre più spesso parlare di reati compiuti da gruppi di ragazzini, giovanissimi, che si uniscono con l’obiettivo di seminare violenza e terrore, tra i propri coetanei e tra gli adulti. Si tratta di gruppi ben organizzati, strutturati gerarchicamente e regolamentati da precise regole di condotta. I componenti sono prevalentemente soggetti problematici, provenienti da contesti e situazioni sociali disagiati, anche se c’è da dire che sempre più spesso i gruppi sono nutriti da giovani di buona famiglia, benestanti, che scelgono la microcriminalità perché annoiati dal benessere e dalla vita comoda. delinquenza giovanile Come prevenire/arginare la criminalità minorile L’analisi del fenomeno, delle cause e delle conseguenze, è fondamentale per conoscere da vicino la problematica. Parlare soltanto del problema non aiuta però a risolverlo. L’impegno e l’attenzione, sociali e personali, devono essere focalizzati su quelle che potrebbero essere le soluzioni, o comunque le azioni da compiere, per provare a prevenire, arginare e combattere il dilagare ulteriore del fenomeno.

In tale ottica è universalmente riconosciuto come fondamentale il ruolo delle famiglie, il cui compito è innanzitutto quello di educare.

Il ruolo genitoriale, per quanto possa risultare difficile nell’attuale società, deve includere elementi di comprensione, severità, affetto e controllo, mixati tra loro nella giusta misura. É fondamentale essere attenti, presenti e disponibili. Non sarà la panacea di tutti i mali ma sicuramente evita che la devianza attecchisca nell’indole dell’adolescente con estrema facilità. Un altro tassello fondamentale nell’ottica di un’attività preventiva efficace è rappresentato dalla scuola, il primo vero contesto in cui i ragazzi iniziano a costruire relazioni sociali. In tal senso bisogna purtroppo mettere in luce una grande falla nel sistema scolastico italiano, troppo spesso distratto rispetto a quelli che sono i disagi, le esigenze e le richieste di sostegno dei ragazzi.

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