Si restringe il perimetro di ricerca del coltello usato per assassinare la barista 33enne nella notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d'Isola nel bergamasco. Controlli anche con il metal detector. Le ricerche dell'arma del delitto si sono concentrate sul torrente Buliga e l’area verde di via Rota, a poche centinaia di metri dal luogo in cui è stata accoltellata a morte Sharon Verzeni. Il parco “potrebbe essere stato il punto di fuga dell’eventuale assassino”, ha spiegato ai giornalisti il sindaco di Terno d’Isola, Gianluca Sala. Per questo i grandi metal detector che i volontari del Mu.Re utilizzano per cercare i reperti stanno battendo il torrente e i cespugli che lo circondano in cerca di “ulteriori indizi utili alla prosecuzione delle indagini”. Primo tra tutti il coltello con cui è stata uccisa Verzeni, non ancora trovato a un mese dal delitto.
Il Ciclista, forse testimone chiave.
Attraverso gli abiti e il modello della bicicletta sarebbero arrivati al ciclista che percorreva contromano la via dell'omicidio la notte in cui avvenne. Gli inquirenti e investigatori di Bergamo non lo hanno ancora ascoltato, è stato individuato attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza, quando Sharon Verzeni, 33 anni, venne uccisa in via Castegnate a Terno d'isola.
L'altra strada percorsa dagli inquirenti sono rilievi e analisi di tracce di Dna sul corpo della vittima.
Le indagini proseguono anche scavando nelle conoscenze della donna uccisa.
Per agevolare il lavoro dei militari oggi il sindaco di Terno, Gianluca Sala, ha comunicato che nei prossimi giorni alcune strade saranno chiuse al traffico per un intervallo di tempo circoscritto e ha chiesto ai cittadini "collaborazione, discrezione e rispetto delle operazioni".
Intanto è stato analizzato il conto corrente di Sharon che ha evidenziato dei versamenti per corsi professionali presso Scientology, il movimento spirituale a cui fanno capo i datori di lavoro della vittima titolari del bar a Brembate, ad alcuni chilometri da Terno. Le cifre uscite, seppur piccole, potrebbero essere all'origine di attriti con il compagno, Sergio Ruocco
L'uomo rimane nella situazione di testimone.
I carabinieri, la sera dell'omicidio, lo trovarono a casa e dormiva, inoltre non compare nelle immagini del percorso che Sharon ha compiuto quella sera per fare una passeggiata di allenamento. Ruocco sostiene che chi ha ucciso la compagna è "una persona che Sharon non conosceva" e di questo sono convinti anche i genitori della donna.