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Martedì, 24 Novembre 2015 12:28

“Donde comienza el sueňo. Raices Y Alas”

 “Donde comienza el sueňo. Raices Y Alas” Ancora un appuntamento al Florian Espace per la stagione 2015-2016 del Florian Metateatro, TEATRO D’AUTORE ed altri linguaggi, direzione artistica Giulia Basel

 

 Il fine settimana di venerdì 27 novembre andrà in scena una produzione Florian Metateatro, una prima assoluta dal titolo Donde comienza el sueno. Raices y alas, in lingua spagnola, un progetto di Giulia Basel e Carmen Nubla per l'Europa è qui, sezione della programmazione che attraverso il teatro vuole contribuire a rendere "vicine" e "fruibili" le più diffuse lingue e culture europee. In scena Carmen Nubla, attrice, cantautrice (chitarra e voce) e musicista(chitarra, clarinetto), per la regia di Giulia Basel.

 

Come tanti artisti e intellettuali spagnoli Carmen ama l'Italia e decide di partire per Roma. Un viaggio e un racconto attraverso il quale due culture si intrecciano e dove, fra fantasia e realtà, emergono legami non frequentati tra i due paesi: Italia e Spagna. Andata e ritorno dove letteratura, musica e teatro saranno il motore dello spettacolo. Legami che sin dall'inizio la protagonista mostrerà e racconterà con delicatezza e con gioia disegnando un percorso che partendo col gioco e il coinvolgimento porterà a poco a poco a momenti di grande emozione. Emozione che passa anche attraverso la musica eseguita dal vivo grazie al talento di Carmen Nubla anche come musicista e cantante.

Lo spettacolo è anche una straordinaria occasione di ascoltare dalla viva voce di una valente interprete madrelingua alcuni brani tra i più significativi della letteratura e della drammaturgia di Spagna. Dal "Cantar del Cid" a Fernando De Rojas, a Calderon de la Barca, da Cervantes a Garcia Lorca.

 

"Convincente la presenza scenica di Carmen Nubla specie nei passaggi performativi, che vengono porti con una delicatezza agli antipodi della mattatorialità. Proprio questa misura fine tra virtuosismo e candore si afferma come il linguaggio portante di uno spettacolo che vive fortemente delle vibrazioni della sua interprete.

Il lavoro mostra di incontrare l’apprezzamento del pubblico, per nulla distanziato dal filtro linguistico. Particolarmente graditi risultano i momenti canori, in cui la performer si offre in una gamma pregevole di registri vocali, alternando l’uso del microfono a quello della nuda voce. Paolo Verlengia (dottore di ricerca in discipline dello spettacolo)

Dopo la prima dello spettacolo, per “Incontri a teatro” seguirà un colloquio con la compagnia.

 

Ultima modifica il Martedì, 24 Novembre 2015 16:28

chiacchiere da ape