La Città di Montesilvano, ai sensi della legge regionale n.26/2018, in accoglimento dell'esito referendario del 2014, è destinata a diventare parte integrante di una futuro agglomerato urbano, che sarà la Nuova Pescara. Tuttavia, in barba agli adempimenti normativi, la città manca da anni di un Piano Urbano del traffico, PUT, obbligatorio per legge (D.Lgs. 285/1992, delibera Regione Abruzzo n. 4204/C del 11/08/1995 e del D.M. 02/01/1996) e tanto meno di un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, PUMS (art. 22 L. n. 340 del 24/11/2000 e raccomandato dalla Commissione europea). Così Romina Di Costanzo, cnsigliere comunale PD di Montesilvano.
"Senza strumenti di pianificazione, l'Amministrazione continua a perseverare in scelte che non tengono conto di una visione strategica di insieme. La scellerata decisione di aprire al traffico il nuovo ponte alla foce del Saline, in congiunzione con una mancata dotazione infrastrutturale viaria sui Comuni di Città Sant'Angelo e Silvi, andrà inevitabilmente ad inficiare negativamente sugli attuali assetti della mobilità locale, riversando i flussi veicolari sul lungomare. Lungomare, per il quale invece a livello urbanistico si annuncia la volontà di una riqualificazione con una pineta più avanzata verso il mare che la renda una strada parco estesa puntando sulla ciclo pedonalizzazione supportata dalla mobilità sostenibile. Rispetto a decisioni non armoniche, è evidente che urge una strategia proiettata al futuro di pianificazione integrata per il territorio nel suo insieme, che realizzi una pianificazione urbana itercomunale a partire dai Comuni protagonisti della Nuova Pescara, e che definisca anche una visione sulla mobilità estesa a tutti gli altri comuni limitrofi".
Aggiunge, "La nuova dimensione metropolitana sarà tale se in grado di sviluppare politiche rispettose delle diverse esigenze locali ed al contempo valorizzarne le peculiarità in una visione ampia e condivisa. Diversamente, scelte di questo tipo minano fortemente la sicurezza, la qualità ambientale, la vivibilità ed il funzionamento della fascia costiera".
Già una petizione firmata dai cittadini, sta scongiurando l'apertura al traffico su gomma sul ponte, oltre ad un esposto al Prefetto e al Ministero delle Infrastrutture per sollecitare urgentemente alla redazione di un piano della mobilità intercomunale e che, come misura di salvaguardia, blocchi l'apertura al traffico veicolare del nuovo ponte, riservandolo alle sole modalità sostenibili.