Oggi il primo giorno dell'applicazione dell'ordinanza che ha portato l'Abruzzo in Zona Rossa.
Sono complessivamente 21193 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza. Rispetto a ieri si registrano 641 nuovi casi (di età compresa tra 1 e 98 anni). I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 93, di cui 17 in provincia dell’Aquila, 11 in provincia di Pescara, 22 in provincia di Chieti, 43 in provincia di Teramo.
Il bilancio dei pazienti deceduti registra 9 nuovi casi e sale a 712 (di età compresa tra 70 e 90 anni, 6 in provincia dell’Aquila, 1 in provincia di Pescara e 2 in provincia di Chieti). Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 6091 dimessi/guariti (+250 rispetto a ieri).
Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 14390 (+382 rispetto a ieri). Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 357482 test (+4600 rispetto a ieri). 621 pazienti (+31 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 65 (-1 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 13704 (+352 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Del totale dei casi positivi, 6714 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+260 rispetto a ieri), 4092 in provincia di Chieti (+104), 4324 in provincia di Pescara (+124), 5634 in provincia di Teramo (+123), 207 fuori regione (-1) e 222 (+31) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza. Lo comunica l’Assessorato regionale alla Sanità.
Assessore alla Sanità regionale: Nessun contagio nelle carceri.
Tra i detenuti degli istituti penitenziari abruzzesi – secondo gli ultimi dati disponibili - non si registra, ad oggi, alcun caso positivo al Covid 19. Lo sottolinea l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, che evidenzia come le misure messe in atto dalla Regione su disposizione del Referente regionale per le maxi emergenze sanitarie, Alberto Albani, si siano dimostrate efficaci per limitare la diffusione del contagio in ambito carcerario. “Fin dallo scorso mese di febbraio – commenta l’assessore – sono state imposte prescrizioni molto rigide sia per i nuovi ingressi in istituto, sia per coloro che venivano trasferiti in Abruzzo da altre regioni: già in quella prima fase era previsto un periodo di quarantena di 14 giorni e un successivo tampone negativo per poter essere ammessi nella comunità carceraria. Misure mantenute anche oggi, nonostante la possibilità, introdotta dalla normativa nazionale, di ridurre la quarantena a 10 giorni”. Alle misure per i detenuti si affiancano azioni di prevenzione rivolte agli agenti di polizia penitenziaria, che in Abruzzo – grazie a specifici protocolli siglati tra Regione, Asl e Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria – vengono sottoposti a tampone ogni 30 giorni. “Anche questo monitoraggio costante del personale – conclude l’assessore – ci ha consentito finora di mantenere sotto controllo la situazione nelle nostre carceri, che rappresentano una delle situazioni più delicate sotto il profilo della diffusione dei contagi proprio per le particolari dinamiche che caratterizzano gli istituti di pena”.
La replica di Merola di (FP CGIL)
Immediata e pungente la replica di Giuseppe MEROLA, Coordinatore Regionale FP CGIL Abruzzo Molise del Comparto Sicurezza, il quale afferma che, seppur in numeri esigui, vi sono stati invece detenuti contagiati in alcuni territori (Lanciano, Vasto e Teramo) e altrettanti poliziotti penitenziari, specie alla Casa Circondariale dell'Aquila.
"Dopo molteplici richieste di screening al personale penitenziario aquilano, da parte della FP CGIL, è dovuta intervenire la Prefetta che ha garantito, di concerto con la Direzione, l'effettuazione dei test molecolari presso i drive in, visto che i lavoratori li stavano effettuando a pagamento presso laboratori privati - chiosa senza mezzi termini il sindacalista - Nelle carceri abruzzesi la situazione epidemiologica è attualmente e fortunatamente sotto controllo,nonostante la comprensibile preoccupazione, grazie alle scrupolose attività preventive messe in campo dall'Amministrazione Penitenziaria ed il buon senso, nonché spirito di sacrificio silenzioso e quotidiano dei lavoratori. L'assessore Verì se ritiene necessario acclamare l'azione governativa e politica a favore delle carceri abruzzesi, bisogna farlo con dati e fatti che sostengono la realtà e le rivendicazioni sindacali che sono state fatte sin ora. Non vogliamo incalzare polemiche - conclude MEROLA - e continueremo ad offrire la nostra collaborazione istituzionale nell'interesse della comunità penitenziaria".