Credo che, attualmente, la persona che é sulla plancia di comando sia una persona competente e di buona volontà. Inoltre, cosa non di poco conto, non governa con il consenso e per il consenso.
Draghi é uno statista. Fin dall'inizio ha dichiarato che la riforma del fisco sarà progressiva come previsto dall'art. 53 della nostra costituzione. Suppongo, quindi, che saranno bandite l'imposta piatta (la flat tax) e le elargizioni settoriali o, come si suol dire, i pannicelli caldi.
Sarà applicato, completamente, l'art.53 della costituzione che così recita:"il sistema tributario è informato a criteri di progressività". E "ubi lex non distinguit nec nos distinguere debemus". Esso ordina che le imposte chi non può non le deve pagare ma chi può le deve pagare tutte ed in maniera progressiva. Oggi l'art. 53 è applicato solo parzialmente con la dichiarazione dei redditi. Perché solo parzialmente?
Draghi per la sua riforma fiscale, che io condivido pienamente, ha manifestato certe perplessità, ma ha aggiunto: forse ci riuscirò. Nella vasta compagine governativa ci sono da temere gli eventuali infiltrati. Qualcuno potrebbe reclamare la flat tax ignorando, volutamente o non, la costituzione; qualche altro potrebbe suggerire pannicelli caldi e settoriali.
Ambo paurosi della completa applicazione dell'art.53 che darebbe il via ad una rivoluzione, non cruenta, a vantaggio di tutti i necessitati, ivi compresi i giovani, ma a scapito di tutti quelli che aspirano al "quieta non movere".
Aggiungo che Draghi, lungimirante ed illuminato, ha proclamato, a livello mondiale, che la pandemia, ed altri tipi simili di emergenze, presenti e future, sono problemi mondiali e comuni da cui uscirne tutti ed insieme.
Ciò combacia con quanto io, modestamente e nel mio piccolo, ho sempre detto e scritto e che così sintetizzo: "se il tuo vicino sta bene stai bene pure tu".
Grazie per la ospitalità.
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