Per Giovedì il Comune annuncia l’inaugurazione del Bocciodromo comunale, con la cerimonia di intitolazione dello stabile a Italo Giansante, pioniere del gioco delle bocce e indimenticata guardia comunale. Per l’occasione, gli attuali campioni e pluricampioni del mondo di raffa (Gianluca Formicone, Nanni Alfonso, De Luca Alessandro, Ferroni Massimo, Baldacci Andrea e D’Alessandro Dante), daranno vita ad un’appassionante gara in ricordo di Italo Giansante.
Italo Giansante nacque il 6 agosto 1917 a Montesilvano, in una famiglia di undici figli, e trascorse tutta la sua esistenza nella città natale. Da bimbo condivise con i suoi fratelli la passione per il calcio, fino ad arrivare a giocare, da giovane, nella squadra cittadina. Si sposò poco più che ventenne, periodo in cui lavorava di giorno come macellaio e di notte come panettiere, fino a quando fu richiamato nell’Esercito per combattere nella II Guerra Mondiale. Al termine del conflitto tornò alla sua vita normale e intraprese la carriera di vigile urbano nella sua città. Rivestendo questo ruolo divenne famosissimo per il suo altruismo: “Italucce la Guardie”, come veniva confidenzialmente chiamato da tutti i cittadini, divenne un’icona nella Montesilvano degli anni Cinquanta e Sessanta. Ebbe 4 figli, tre femmine e un maschio, Franco, prematuramente scomparso in un incidente stradale in Venezuela: perdita che lo segnò per sempre, venando la sua esistenza di tristezza e malinconia. Intanto, dal calcio, si era dedicato con successo al gioco delle bocce: in breve tempo divenne uno dei migliori giocatori della regione, vincendo innumerevoli tornei in Abruzzo e in Italia, al punto da diventare uno dei giocatori italiani di riferimento in questa disciplina. Fu anche un apprezzatissimo e generoso maestro, che insegnò il gioco delle bocce con grande amore e passione ai neofiti che si avvicinavano a questo sport, tanto che negli anni Sessanta la montesilvanese Società Bocciofila “La Colonnetta” gli tributò il grande onore del conferimento della Medaglia d’Oro al Merito. Leggendaria rimane la espressione “Boccia a punto!”, che pronunciava con decisione prima di tirare la sfera, con questa che immancabilmente toccava con precisione il pallino. Si spense il 5 marzo 1988, circondato dall’affetto dei suoi cari e di tutta la sua città, destinato a essere ricordato per sempre come una persona generosa e gentile e un grande campione nel gioco delle bocce.