Le associazioni animaliste di Pescara, sono state ricevute, per la prima volta, dal Direttore Generale della Asl Dott. Armando Mancini, martedì 4 ottobre.
Erano presenti all’incontro: Gabriele Bettoschi, Codici Abruzzo; Carmelita Bellini e Cristina Feriozzi, Dog Village; Gianfranco Bellini, Enpa; Stefania Barone e Monica Di Felice, Lav; Pierluigi Guidi e Paola Canonico, Lega del Cane; Ambra Ferri, Oipa e Alessio Di Domizio, Meta.
Proprio nel giorno di San Francesco, quando ricorre la Giornata degli Animali, i referenti delle varie associazioni animaliste di Pescara hanno potuto sostenere le ragioni degli animali davanti al massimo responsabile della Asl e denunciare il modo di operare dell’Ufficio Veterinario Asl di Pescara, ritenuto, sempre più spesso in aperto e ingiustificato contrasto con le normative nazionali e regionali in materia di randagismo e benessere animale.
In particolare le problematiche discusse sono state: struttura e gestione canile sanitario, re-immissione cani sul territorio (al limite del codice penale), questioni relative alle colonie feline, problematiche di reperibilità veterinaria servizio accalappiamento cani.
“E’ stato consegnato al Direttore Generale Mancini, una dettagliata relazione, a firma di tutte le associazioni, corredata da una corposa casistica, da cui si evince, come l’Ufficio Veterinario Asl di Pescara, ometta o rifiuti atti di propria competenza, senza giustificato e reale motivo, unicamente per una libera e arbitraria interpretazione delle normative vigenti.” Si legge in una nota “Un comportamento che assume rilevante gravità, perché trae in inganno anche i Comuni che si avvalgono dell’attività tecnica della Asl, creando inutili sofferenze per gli animali, forti disagi per i cittadini e un non favorevole rapporto costo-beneficio per l’attività svolta.”
Le associazioni non si sono accontentate di essere state ricevute e ascoltate, ma hanno chiesto un tavolo di concertazione e che venga avviata urgentemente una indagine interna relativa anche alla quantificazione della spesa pubblica legata alla gestione del canile sanitario (che sorge in subaffitto in un area demaniale, mentre l’ambulatorio veterinario è costituito da un box in metallo, tipo container) e alla qualità del servizio offerto alla collettività.
Il Direttore Generale Mancini, ha assicurato che, concluso il momento di verifica di quanto le associazioni hanno dettagliatamente indicato, certamente sarà istituito un tavolo tecnico in cui comporre le rispettive richieste, urgenze, priorità.