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Mercoledì, 04 Ottobre 2017 16:33

Montesilvano/Chiesa di Villa Carmine. Gabriele Di Stefano scrive a Papa Francesco.

Ecco la ricevuta. “Nuovo Complesso intitolato a altro Santo, snaturerebbe la storia del Quartiere”

“Dopo che per ben cinque volte si è manifestata la volontà di realizzare la Chiesa in via Giovi. In Commissione nei giorni scorsi è approdata una nuova bozza di Delibera in cui si prospetta la realizzazione in via Giovi dei servizi di opere pastorali e in via Verdi la nuova Chiesa.” Praticamente molto simile alla delibera già bocciata, secondo quanto riferisce Gabriele Di Stefano.

Una delibera ancora da votare, saltato il 29 settembre, i tempi si allungano e il consigliere non si dà per vinto: annuncia di scrivere persino a Papa Francesco. "Pubblicherò la ricevuta di ritorno".

 

Nel frattempo non molla: “Mi appello alla bontà ed alla sensibilità di S.E. Arcivescovo Tommaso Valentinetti, di venire incontro alla devozione dei cittadini di Villa Carmine per la B.V.M. del Monte Carmelo, i quali da molti anni aspettano la realizzazione della nuova chiesa in via Giovi, vicino al luogo dell’apparizione della B. V. Maria; Tant’è (Voglio ricordare) che è stata messa la prima pietra in via Giovi ed è stata portata sul luogo la Madonna in processione. Prego l'Arcivescovo di non deludere i tanti fedeli, di unirli e non dividerli.”

Afferma in una mail inviata a Sindaco, Giunta, Consiglieri, che “realizzare tutto il complesso della nuova Chiesa, col nome di un altro Santo, si verrebbe a snaturare la Storia, la Tradizione religiosa, le consuetudini e le attività locali.” Quartiere con oltre 10mila residenti, in via Giovi era apparsa nel 1468 la Madonna del Carmelo, la vecchia Chiesetta, anteriore al 1115, divenne simbolo di Villa Carmine, “il simbolo di un rione”, insiste sulla propria posizione “Se si realizzasse la nuova chiesa in via Verdi, la struttura importante, ampia, concepita con sistemi all’avanguardia porterebbe la realizzazione di tutte le funzioni giornaliere, festive e di grande richiamo nella nuova Chiesa, relegando la storica Chiesa della Beata V. del Monte Carmelo a una reliquia abbandonata nel passato e al suo ricordo.” Per Di Stefano gli ostacoli a erigere il nuovo complesso in via Giovi sono “in buona parte sono solo apparenti, e, per l’altra parte sono agevolmente superabili”, se la Chiesa venisse costruita “sulla via Verdi si verrebbe a snaturare la Storia, la Tradizione religiosa, le consuetudini e le attività locali; anche il quartiere perderebbe il riferimento centrale delle sue origini.”

 

Ultima modifica il Giovedì, 05 Ottobre 2017 17:22

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