La politica non è solo comunicazione, alla fine quando si è in carica è soprattutto amministrazione, ha bisogno di idee, sicuramente, ancor più di denari per coprire le spese che oggi più che mai sono prevalentemente ordinarie. E' chiaro che chi ha fatto tanto per farsi eleggere non vuole ridursi a passacarte o amministratore di condominio e vuole inventare qualcosa, portare avanti il programma, che in definitiva si riduce al solito 'fare qualcosa per'. Le risorse maggiori vanno alle voci dell'ordinaria amministrazione che, a volte, non riescono ad essere soddisfatte perfettamente, perché come si dice la coperta è corta' e chi ha un incarico politico vuole farci rientrare anche qualche cosa in più, magari di straordinario, una scelta politica, che può piacere o meno, ma pur sempre scelta.
Eppure le spese di base, ordinarie, rimangono e sono pure costose.
Due esempi di spese di ordinaria amministrazione importanti che il Comune mette in bilancio.
In estate la derattizzazione e, soprattutto la disinfestazione sono necessarie per evitare l'invasione di zanzare e topi, un fatto di igiene e prevenzione. Il costo di questo servizio che deve essere certificato, non è una bazzecola, è pari a €. 9.056,80.
Se qualcuno guardando i lampioni si chiede, ma quanto costa l'elettricità? La risposta si può trovaere in un impegno di spesa sull'albo pretorio, consultabile da tutti: “Servizio Luce e servizi connessi per le Pubbliche Amministrazioni” è il contratto d'appalto concluso dall'Abruzzo regione aderendo alla convenzione Consip, per l'acquisto dell'energia elettrica e la manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione, "questo Ente ha aderito per l'anno 2018 e a favore della Società aggiudicatrice", con "la quota di impegno di spesa di € 717.750,00".
Sono 24km2 di territorio, 5km lineari solo di lungomare, si stanno inserendo i led che miglioreranno la situazione ma i costi ci sono.
La riflessione va sulle risorse disponibili per questo Comune e, tolti i costi per l'ordinaria amministrazione, che comprende moltissime voci, come il verde pubblico, strade e viabilità, scuola e molto altro, ogni scelta politica per destinare le finanze richiede davvero un sacrificio, spostare i soldi da un progetto ad un altro. Diventa squisitamente una questione di priorità.
Quali sono le priorità qui a Montesilvano?
Basta guardare la città, quel che c'è e quello che manca.
Soprattutto manca da sempre un indirizzo da seguire.
Turismo? Non si può ridurre solo a quello alberghiero. Familiare? Troppo riduttivo, sarebbe ora di ampliare il target.
Commerciale? Nel Pp1 ci sono portici con locali vuoti, una zona depotenziata dalla incompletezza del quartiere, rimasto costruito a metà.
Industriale? Seri dubbi.
Culturale? No.
Agricola? Universitaria? Sostenibile? Professionale di servizi? Di passaggio? D'Arte? Architettonica futurista… che indirizzo ha?
Quello di 'arrabattarsi', più o meno, a pagar l'ordinaria amministrazione, da molti anni è così, da molte amministrazioni fa.