Stamattina, nel comitato elettorale di viale Bovio 43, sono state ufficializzate le candidature per le prossime elezioni comunali del 26 maggio di Piero Giampietro e Stefania Catalano, nella lista del PD. Presenti, il candidato sindaco del centrosinistra Marinella Sclocco, il consigliere regionale Antonio Blasioli e l’europarlamentare Andrea Cozzolino (candidato alle europee con PD- Siamo Europei).
“Sono molto contenta di inaugurare oggi la sede elettorale di Stefania e Piero – ha continuato Sclocco -, che sono due persone validissime e che sono certa porteranno un grande contributo alla campagna del centrosinistra. Li conosco entrambi da tempo e so quanto siano attenti e preparati, quanto siano concentrati sui temi a loro più vicini, la scuola e il sociale Catalano e il commercio e la cura della città Giampietro. Insieme a loro, e a tutti i candidati della coalizione, potremo realizzare grandi cose. Per Pescara abbiamo idee chiare e concrete. Questa sarà la prima volta che amministrerò il Comune e la concretezza che ho sempre dimostrato farà sì che finalmente Pescara vedrà risolti i problemi che la inseguono da sempre”.
“Mi presento alle elezioni comunali con tanto entusiasmo – ha affermato Catalano - e con la voglia di portare le conoscenze che ho acquisito in questi anni di lavoro presso la scuola, nel sindacato e nel volontariato a servizio della comunità pescarese. Credo che debbano essere punti qualificanti del programma politico: le infrastrutture sociali; l’eliminazione delle barriere, più mentali che fisiche; penso alla necessità di aprire centri diurni per anziani; a politiche più concrete a sostegno delle famiglie, puntando sui programmi 0-6 già previsti dalla normativa; e a interventi per l’edilizia residenziale pubblica, come l’abbattimento delle barriere architettoniche”.
“Abbiamo amministrato cinque anni, ma i primi due sono stati bruciati dal predissesto finanziario – ha dichiarato Giampietro -. Con pochissime risorse a disposizione abbiamo compiuto scelte mai neutrali, come il Colle del Telegrafo, dove doveva nascere un albergo e invece oggi è uno dei parchi più belli dell’Adriatico. Dopo venti anni di chiacchiere sono arrivati i primi investimenti nel Centro Commerciale Naturale e questo lavoro non può fermarsi. Ora bisogna lavorare su un grande progetto: scuole aperte tutto il giorno, per trasformarle in centri civici a disposizione dei quartieri e prolungare il tempo pieno in ogni direzione, perché è da questo che si misura il grado di civiltà delle città”.
+Europa rinuncia a presentare una sua lista
Rinuncia ad utilizzare il suo simbolo e sceglie di sostenere il progetto 'Faremo grande Pescara' , con dei suoi candidati nella lista ‘Nuova Pescara’ del polo civico guidato dall'aspirante primo cittadino Carlo Costantini, in vista delle elezioni amministrative del 26 maggio. Stamani l'ufficializzazione dell'adesione al progetto, nel corso di una conferenza stampa a Pescara.
All'iniziativa, che si è svolta in Comune, hanno partecipato, oltre a Costantini, il coordinatore di +Europa Pescara, Nico Di Florio, e i tre candidati di +Europa, Dario Boilini e i giovanissimi Riccardo Varveri e Giacomo Di Persio, entrambi studenti di 22 anni. A margine dell'incontro gli esponenti di +Europa hanno ricordato Massimo Bordin e hanno auspicato la sopravvivenza di Radio Radicale.
"Gli amici di +Europa - dice Costantini - hanno rinunciato alla prospettiva di presentare una propria lista, con il simbolo politico, e mi hanno chiesto di inserire candidati nella lista ‘Nuova Pescara’ del polo civico 'Faremo grande Pescara'. Questo mi ha fatto grande piacere, anche perché sono loro che, insieme a me, nel 2014, hanno promosso e sostenuto la campagna referendaria".
Ribadendo che "oggi i partiti non sono il bene di Pescara" a causa della "litigiosità e della frammentazione", Costantini sottolinea che, "ad esempio, il candidato sindaco Masci si è dichiarato favorevole alla Grande Pescara, ma il suo partito di maggioranza, la Lega, sta raccogliendo a Montesilvano le firme per ottenere l'abrogazione della legge che ha istituito la nuova città. Queste contraddizioni, queste divisioni, questa litigiosità - osserva il candidato - non consentiranno di realizzare il progetto di Grande Pescara a cui il 71% dei pescaresi ha detto sì".
"Noi, invece - aggiunge Costantini – abbiamo deciso di far fare un passo indietro ai partiti, proprio per mettere al centro gli interessi di Pescara e dei pescaresi. I cittadini oggi vogliono guardare al futuro, vogliono cambiare, vogliono costruire la capitale del medio Adriatico e per fare questo hanno una sola opzione: sostenere chi ha creduto in quel progetto fin dalla sua origine".
"Per noi - afferma Nico Di Florio - il progetto della Grande Pescara è un programma elettorale a sé e per questo abbiamo deciso di sostenere Carlo Costantini, personalità che meglio può garantire alla nostra città questo passaggio storico. Non abbiamo avuto difficoltà a rinunciare al nostro simbolo in ragione dell'interesse e del bene della nostra città. Federare i tre comuni vorrebbe dire trasformare Pescara in una grande città europea". "Siamo con Costantini - dice Dario Boilini - per rilanciare lo spirito di una Pescara che guarda al futuro, nel rispetto dello stato di diritto e per il benessere dei cittadini". "Questo progetto è finalizzato alla fusione di tre comuni – sottolinea Riccardo Varveri - e noi siamo a favore dell'abbattimento di ogni barriera, che per Pescara significa una città più green, più sostenibile e migliore". "L'appoggio a Costantini - afferma Giacomo Di Persio - si basa sul progetto della Grande Pescara, ma non c'è solo quello. C'è una totale condivisione di temi, quali, ad esempio, le smart city e l'economia sostenibile, su cui ci troviamo d'accordo al cento per cento".