Di Tonto presenta un nuovo comune con circa 11.900 abitanti e 67 kmq di superficie territoriale nascerebbe dalla fusione Pianella Moscufo. “Diventerebbe il terzo comune della provincia di Pescara per estensione, superando anche Città Sant’Angelo ed il quinto comune per numero di abitanti, avvicinandosi a Penne che ha poco più di 12 mila abitanti”.
“Il territorio derivante dalla fusione di Pianella e Moscufo si estenderebbe dalla strada statale 151 fino a lambire la strada statale 602, e dal fiume Tavo sino a toccare quasi il fiume Pescara.
Un tale comune avrebbe naturalmente la stoffa per divenire punto di riferimento di tutta l’area collinare della provincia di Pescara posta tra le due valli.” Secondo l'esponente PD porterebbe: deroga al patto di stabilità per 5 anni, più personale, elargizioni straordinari, per i dieci anni successivi alla fusione per 9 milioni di euro, diminuzione delle tasse locali, la costruzione di nuove infrastrutture, nuovi finanziamenti.
Pianella e Moscufo, secondo il consigliere non teme perdita delle radici di ciascun comune, “come avviene invece altrove”, “si presentano affini ed hanno in gran parte il medesimo patrimonio socio culturale.”
“Studi e progetti di fattibilità alla mano”, afferma che si potrebbe indire referendum.
Ormai pare che sia diventata una tendenza in Italia, quella di aggregare, come il referendum di fusione dei comuni di Pescara – Montesilvano – Spoltore, 193 mila. Di Tonto fa presente che “Ci sono inoltre le proposte di fusione tra i comuni di: Collepietro, Popoli e San Benedetto in Perillis con 5.615 abitanti, a cavallo tra le provincie di Pescara e L’Aquila; Pratola Peligna, Prezza e Roccacasale, con 9.622 abitanti, in provincia di L’Aquila; e Casacanditella, Fara Filiorum Petri, Pretoro, Rapino e San Martino sulla Marrucina, con 6.500 abitanti, in provincia di Chieti.”