In tutto il mondo, l'ostilità dei leader politici verso i giornalisti mette sempre più a rischio i media. E' quanto denuncia Reporter sans frontières nel suo rapporto annuale. In alcuni casi, l'atteggiamento della politica ha portato a "un crescente incitamento di gravi e frequenti atti di violenza, che hanno alimentato un livello di paura e pericolo senza precedenti per i giornalisti", si legge nel World Press Freedom Index 2019.
"Abbiamo avuto bisogno di qualche giorno per essere lucidi e dire la nostra su quanto accaduto. Alcuni giornalisti ci hanno pesantemente insultato. Hanno usato parole come 'merde', 'vaffanculo', 'in galera', che consideriamo come il frutto di una vera e propria forma di bullismo, di sfottò da stadio".
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera definitivo alla riforma delle intercettazioni, che entrerà in vigore dopo sei mesi dalla sua pubblicazione, prevista per gennaio.