Assente Fiorillo a causa di una frattura composta al setto nasale rimediata contro l’Avellino, giocherà Aresti. L’esperto portiere ex Savona ritrova il posto da titolare dopo ben dodici partite senza scendere in campo, tuttavia durante la sua avventura biancazzurra ha più volte dimostrato di essere un giocatore affidabile, quasi un lusso come secondo. Meno reattivo rispetto al suo collega più giovane è, però, sempre coraggioso e sicuro fuori dai pali, qualità che Fiorillo deve ancora sviluppare con maggior decisione.
In settimana è rimbalzata una domanda: da questa partita uscirà l’anti Cagliari? A nostro avviso, no.
I tifosi sardi possono stare tranquilli, vinceranno il campionato. I rossoblù sono una squadra di serie A prestata un anno al campionato cadetto. Hanno una società solida, ricca e pronta a spendere, come dimostrato dagli acquisti milionari o da stipendi fuori mercato per la categoria (su tutti Marco Sau con i suoi 0.6 mln netti a stagione, seguito da Storari con 0.5 mln). Il Cagliari non ha altri rivali se non se stesso. In serie B, ad oggi, è il secondo posto ad essere disponibile. Guardando la classifica, dunque, sarebbe più corretto provare a indovinare chi sarà l’anti Bari? O addirittura l’anti Crotone? Forse, ma è più probabile che sia semplicemente troppo presto per questi discorsi. Quello che già sappiamo, però, è che il Cagliari vince le sue partite grazie alle individualità della rosa, in parte è così anche per il Bari, mentre Crotone, Cesena e Pescara fanno del gioco la propria arma vincente.
Alla guida dei romagnoli c’è Massimo Drago, uno dei migliori allenatori visti in B negli ultimi anni. La sua squadra è alle prese con molte e fastidiose defezioni, tali da far pensare ad un Cesena schierato con un inedito 4-3-1-2 invece del consolidato 4-2-3-1. Se volessimo dare alla notizia una giustificazione tattica, potremmo pensare questo cambio come una possibile mossa difensiva, le formazioni sarebbero quasi speculari. Peraltro i due attaccanti bianconeri saranno, con ogni probabilità, l’ex Ragusa e Garritano, con l’obiettivo di non concedere punti di riferimento ai centrali pescaresi. Zuparic e Fornasier dovranno prestare molta attenzione, non sarà facile per due marcatori veri come loro. Drago, comunque, non è mai stato un difensivista, ci aspettiamo una partita aperta e ricca di emozioni.
La consueta conferenza di Oddo non regala particolari spunti da approfondire, il mister si limita a incassare i complimenti (meritatissimi) che piovono da ogni dove e ad avvisare che il Cesena è un’ottima squadra e gioca anche bene. Ci dà, però, una notizia: Caprari in dubbio, potrebbe arrivare il momento di Sansovini. Siamo sicuri che il “sindaco” non veda l’ora di scendere in campo, tuttavia esistono dubbi su alcuni aspetti. La condizione fisica nelle ultime apparizioni è sembrata da limare, mentre è tutta da scoprire la compatibilità con Lapadula. Se l’ex Teramo non fosse il momentaneo capocannoniere del torneo, non si sarebbe indugiato ad arretrarlo per fare spazio a Sansovini, ma ad oggi allontanarlo dalla porta sarebbe un delitto. Conoscendo le capacità di Oddo, siamo più curiosi che preoccupati.
La formazione, al netto delle predette assenze, sarà la stessa di venerdì scorso: Aresti tra i pali, difesa formata da Zampano, Zuparic, Fornasier e Crescenzi, centrocampo titolare con Mandragora, Memushaj e Verre, alle spalle di Lapadula e Sansovini (o Caprari) agirà Benali.