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Mercoledì, 26 Giugno 2024 11:18

Il Piano di rinascita e la P2. Leggere per riflettere.

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P2 Propaganda due, fondata nel 1877 con il nome di Propaganda massonica, leggendo il piano trovato negli anni ‘70

P2 è stata definita una forma deviata rispetto agli statuti della massoneria ed eversive nei confronti dell'ordinamento giuridico italiano. A caratterizzare questo capitolo della storia italiana attuato dalla loggia P2 sono stati la lista dei nomi di spicco nel panorama italiano e il famoso Piano di rinascita, ancor prima di esser trovato ufficialmente indicato come Schema R (così fu presentato nel programma di Maurizio Costanzo dal maestro Venerabile Licio Gelli in persona). Il Piano alla fine fu pubblicato dalla relativa commissione parlamentare d'inchiesta di Tina Anselmi.

Scoperta del Piano di Rinascita

La scoperta ufficiale del Piano avvenne quando affiorano i documenti, scoperti e sequestrati il 4 luglio 1981 in un doppiofondo di una valigia della figlia del Maestro "venerabile" della loggia massonica, scoperta preceduta dal rinvenimento della lista degli appartenenti alla P2. Questi due documenti testimoniavano l'esistenza di un'organizzazione che mirava a prendere il possesso delle leve del potere in Italia: il "piano di rinascita democratica", un accurato studio di fattibilità per la penetrazione di esponenti della loggia nei settori chiave dello Stato,  preventivo costi, in quel tempo, 30 o 40 miliardi di lire.

Un piano che curava persone la nomenclatura: credibilità estera,  "obiettivi" furono i perni del documento e come è noto sono state molto usate dai media dello scorso decennio.

I punti del Piano di rinascita.

Leggendo attentamente i punti del Piano è difficile che sfugga che molti siano noti e nei decenni successivi siano tornati a essere al centro dell'attenzione politica mediatica, nonostante la P2 ormai sia sciolta da tempo.

Ecco le azioni lette nel Piano di rinascita rinvenuto nel 1981:

1 La nascita di due partiti: "l'uno, sulla sinistra e l'altra sulla destra."

2 Un progetto di controllo o di lobbismo sui mass media.

3 Superamento del bicameralismo perfetto attraverso una "ripartizione di fatto di competenze fra le due Camere (funzione politica alla Camera dei deputati e funzione economica al Senato della Repubblica)".

4 Riforma della magistratura: separazione delle carriere di P.M. e magistrato giudicante, responsabilità del CSM nei confronti del parlamento, da operare mediante leggi costituzionali.

5 Riduzione del numero dei parlamentari.

6 Abolizione delle province. 

7 "Abolizione del valore legale del titolo di studio (per sfollare le università)", per carenza di tecnici in tempi di disoccupazione intellettuale.

8 Non rieleggibilità del Presidente della Repubblica Italiana

9 Scudo fiscale per ritorno capitali esteri.

10 Trasformare le università in Italia in fondazioni di diritto privato.

Il programma si rivelò una sorta di memorandum che preannunciava una serie di pressioni e di azioni che avrebbero mirato a conquistare il potere. Così riferisce la storia.

La commissione parlamentare che sciolse la P2

Alla fine del 1981, la Presidente della Camera Nilde Iotti istituì una commissione parlamentare d'inchiesta, guidata dalla deputata democristiana Tina Anselmi. La commissione affrontò un lungo lavoro di analisi per far luce sulla Loggia, considerata un punto di riferimento in Italia per ambienti dei servizi segreti americani intenzionati a tenere sotto controllo la vita politica italiana fino al punto, se necessario, di promuovere riforme costituzionali apposite o di organizzare un colpo di Stato. La  commissione Anselmi sciolse la Loggia p2 

 

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