E’ una vicenda che parte da lontano, si legge in una nota del M5stelle, e che coinvolge molte giunte ed amministratori del passato e che, da ultimo, “con la transazione operata dal Comune, dimostra plasticamente come abbia provocato un ingente danno alle casse comunali, già carenti, di Montesilvano”.
“La sentenza pronunciata dal Tribunale di Pescara infatti ha visto il Comune condannato al pagamento di una considerevole somma di denaro (circa 1.2 milioni di euro) a titolo di risarcimento danni, indennizzo per il periodo di occupazione, rivalutazioni, interessi nonchè spese legali e consulenze tecniche. Tale condanna ha rappresentato un ennesimo duro colpo per l'equilibrio finanziario dell'Ente, già fortemente precario.” E “La 'mala gestio delle amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi decenni si sarebbe concretizzata in prima battuta omettendo di procedere come per legge all'espropriazione dei terreni, rendendo il Comune responsabile di occupazione abusiva. Successivamente l'Ente ha omesso di costituirsi in giudizio o di ricercare una soluzione transattiva con i legittimi proprietari.” Il movimento afferma “E' ora che chi ha commesso reati o danni enormi al buon andamento della pubblica amministrazione paghi finalmente per i propri comportamenti. Noi ci auguriamo che la Corte dei Conti proceda ad una indagine veloce ed accurata per accertare le reali responsabilità.”
Tanti i problemi intorno a questa struttura sportiva, a pensare che proprio due giorni fa il consigliere Enea D'Alonzo scriveva entusiasta sul social “Il Palazzetto PalaRoma è libero da un contratto capestre sottoscritto nel 2009 con scadenza 2018” e annunciava “il comune dopo le mie segnalazioni ha vinto in un tribunale davanti ad un giudice “.
Ed ora si apre un altro capitolo.