Danni "senza precedenti" a tre linee offshore dei sistemi di gasdotti Nord Stream 1 e 2.
E' quanto denuncia l'operatore della rete, aggiungendo che è impossibile stabilire quando verrà ripristinata la capacità funzionale del sistema.
Mistero delle tre falle nei gasdotti Nord Stream 1 e 2 che hanno provocato dei sensibili cali di pressione nonché una perdita nel Mar Baltico. L'osservatorio sismico svedese ha rivelato "due forti esplosioni" nelle acque nei pressi del tratto del gasdotto Nord Stream interessato da perdite.
"Non c'è dubbio che si tratti di esplosioni", ha dichiarato all'emittente STV svedese Bjorn Lund, docente di sismologia e direttore della rete sismica nazionale svedese, "si vede chiaramente come le onde rimbalzino dal fondo alla superficie. Non c'è dubbio che sia stato uno scoppio". Una delle esplosioni, aggiunge Stv, ha avuto una magnitudo di 2,3 ed è stata registrata in ben 30 stazioni di misurazione nel Sud della Svezia. La prima esplosione è stata registrata alle 02:03 della notte di lunedì e la seconda alle 19:04 di lunedì sera e gli allarmi sulle fughe di gas sono arrivati dall'amministrazione marittima rispettivamente alle 13:52 e alle 20:41 di lunedì, dopo che alcune navi avevano rilevato bolle in superficie. Svt afferma di aver ottenuto le coordinate delle esplosioni, che si troverebbero nella stessa area in cui sono state registrate le fughe di gas. Lund ha escluso al momento che le deflagrazioni siano legate a esercitazioni militari, come a volte accade.
L'operatore di Nord Stream 2 aveva ieri annunciato "un forte calo della pressione" sulla linea A del gasdotto, una "emergenza immediatamente segnalata alle autorità di Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia e Russia, mentre è in corso un'indagine".
Il Nord Stream 2 corre dalle coste della Russia attraverso il Mar Baltico fino alla Germania ed è costituito da due tratte con una capacità totale di 55 miliardi di metri cubi di gas all'anno. La costruzione è durata tre anni e si è conclusa il 10 settembre 2021. Il gasdotto è completamente pronto per il funzionamento e riempito di gas tecnico ma la Germania ha prima sospeso la certificazione e, dopo l'inizio dell'invasione russa in Ucraina, ha completamente bloccato il progetto.
In conseguenza dell’attacco della Russia all’Ucraina, sia per il “congelamento” di Nord Stream 2 imposto e poi per la chiusura dei rubinetti di Nord Stream 1 da parte di Mosca, nessuno dei due gasdotti trasporta attualmente gas naturale verso l’Europa: tuttavia, entrambe le pipeline risultano piene. Si così su Agi.
Secondo le autorità danesi e svedesi, i gasdotti Nord Stream che collegano la Russia alla Germania - fuori servizio a causa della guerra in Ucraina - sono stati entrambi improvvisamente colpiti da perdite, molto rare e inspiegabili, nel Mar Baltico. Copenaghen ha immediatamente messo in allerta le sue infrastrutture energetiche, mentre le autorità danesi hanno anche innalzato il livello di vigilanza del loro settore dell'elettricità e del gas al livello arancione, il secondo più alto. Misure concrete per aumentare la sicurezza delle fabbriche e degli impianti dovranno essere messe in atto dalle aziende del settore.
Le autorità tedesche devono ancora commentare. Ma secondo una fonte vicina al governo, citata dal quotidiano berlinese Tagesspiegel, “tutto va contro l'ipotesi di una coincidenza”. Il Cremlino non esclude che i guasti rilevati possano essere il risultato di un atto di sabotaggio. "Non si può escludere nessuna possibilità". Il portavoce, Dmitry Peskov si è detto "estremamente preoccupato" per il calo della pressione delle linee dell'infrastruttura: "è una notizia molto inquietante, una situazione senza precedenti che richiede una indagine urgente". La questione, ha aggiunto, "è legata alla sicurezza energetica dell'intero continente".
La Commissione Europea "è stata informata di tre fughe" di metano nei gasdotti transbaltici Nordstream, "due sul Nordstream 1 e una sul Nordstream 2. Seguiamo questi sviluppi con molta attenzione, insieme agli Stati membri. Per ora non ci sono impatti sulla sicurezza delle forniture, dato che le consegne sul Nordstream 1 sono a zero da diverse settimane e il Nordstream 2 non è mai stato autorizzato", afferma il portavoce della Commissione Europea per l'Energia Tim McPhie, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.
Polonia. Inaugurazione 'Baltic Pipe', il nuovo gasdotto
I primi ministri polacco e danese partecipano alla cerimonia di apertura del 'Baltic Pipe', il nuovo gasdotto che aprirà un nuovo collegamento per il gas norvegese verso l'Europa. La cerimonia si svolge presso la stazione di compressione del gas di Goleniow, nel nord-ovest della Polonia. La Polonia ha guidato il progetto per sostituire il gas proveniente dalla Russia, il suo principale fornitore tradizionale. Gazprom ha smesso di rifornire la Polonia ad aprile. Non sarà soltanto Varsavia a beneficiare per la prima volta del gas norvegese attraverso il gasdotto che attraverserà la Danimarca, ma potranno essere riforniti anche i paesi a sud della Polonia, tra cui Slovacchia e Repubblica Ceca. Il gasdotto entrerà in funzione il 1 ottobre e dovrebbe raggiungere la sua piena capacità entro la fine di novembre.
"Troppe coincidenze in un periodo così delicato". Presidente di FederPetroli Italia: "E' evidente che non riusciamo a reggere il mercato con la concomitanza di eventi come questi“
"Troppe coincidenze in un periodo così delicato, adesso iniziamo a dubitare su tante cose. Rimanga lo Stato di Allerta UE" lo dichiara il Presidente di FederPetroli Italia Michele Marsiglia a seguito del verificarsi delle fughe di gas e il calo di pressione che stanno interessando tre pipelines di collegamento dei gasdotti Nord-Stream 1 e 2.
"Ad oggi si stanno verificando le cause dell'accaduto analizzando notevoli variabili che possono compromettere il funzionamento dei gasdotti" continua Marsiglia "Problemi analoghi ci sono stati anche anni fa in Kazakistan con uno dei campi petroliferi Offshore più grandi al mondo chiamato Kashagan, ma non c'era una guerra in corso e pressioni geopolitiche tra le parti. Solitamente in queste situazioni oltre alla pressione delle pipelines si analizzano le temperature sottomarine, considerando che il Mar Baltico in questi periodi non scende ancora a livelli problematici e poi i gasdotti del Mare del Nord sono costruiti con le tecniche più avanzate, specialmente il Nord-Stream 2". Il Governo Danese ha elevato il livello di allerta "Che rimanga l'allerta, qualche settimana fa si parlava di mancata manutenzione a diverse turbine, oggi di pipelines che perdono pressione e gas. La cosa inizia ad essere preoccupante, stiamo parlando di due tra le infrastrutture di collegamento tra le più avanzate al mondo, anche se Nord Stream 1 ha pompato gas per la prima volta nel 2011". Il prezzo del gas metano al mercato TTF di Amsterdam in poche ore ha avuto uno sbalzo di 10 punti attestandosi a 189,49 €/Mwh "E' evidente che non riusciamo a reggere il mercato con la concomitanza di eventi come questi, speculazione, problematiche tecniche e ipotesi di attacchi e sabotaggi portano la volatilità finanziaria a livelli incontrollabili sul versante internazionale. Continueremo nelle prossime ore a monitorare la situazione" conclude la nota.