Prima sconfitta per il nuovo tecnico biancazzurro Grassadonia: la Spal espugna l'Adriatico con un rigore dell'ex Valoti.
Niente da fare per il Delfino, chiamato a dare continuità al prezioso successo colto quattro giorni fa a Cittadella: gli estensi portano a casa l'intera posta in palio rilanciandosi così in ottica playoff, ma facendo sprofondare il Pescara quando mancano ormai solo 11 partite al termine del campionato.
Tanti i rimpianti per i padroni di casa, che contestano le decisioni sempre avverse dell'arbitro La Penna, a partire dal dubbio penalty assegnato agli ospiti dopo soli 8' e trasformato da Valoti; lo stesso direttore di gara non accorda però al 12' un rigore ai biancazzurri che reclamano vivacemente per un fallo di mano in area estense; infine, a completare il tutto, la doppia ammonizione rifilata a Drudi, che al 43' lascia il Delfino in inferiorità numerica. Nella ripresa, seppur con un uomo in meno, il Pescara prova comunque a cercare il gol del pareggio, ma i tentativi di Guth e Scognamiglio vanno fuori di un soffio.
Nonostante la disperata posizione in classifica, crede ancora nel miracolo salvezza il tecnico Grassadonia: "Non voglio parlare dell'arbitro: ci penserà qualcun altro a giudicare il suo operato. Il risultato odierno è negativo, ma la prestazione è stata positiva perché anche in dieci la squadra è rimasta viva fino alla fine. Da qui ripartiremo lunedì, non vediamo l'ora di tornare in campo".