Il Pescara di mister Sottil si aggiudica il primo round dello spareggio salvezza: 2-1 al Perugia dell'ex Oddo e un moderato ottimismo in vista della gara di ritorno.
Grazie ad un gol di Maniero su assist di Pucciarelli (52') il Delfino conquista una preziosissima vittoria contro il già retrocesso Livorno e riaggancia il Perugia in quintultima posizione. Il successo, il primo della gestione Sottil, consente di scacciare l'incubo di una clamorosa retrocessione diretta, essendo ormai 4 i punti di vantaggio sulla Juve Stabia, terzultima in classifica. Per la matematica salvezza, nell'ultima giornata di campionato in programma venerdì prossimo, i biancazzurri dovranno vincere a Verona contro il Chievo, lanciatissimo in zona play-off, e servirà davvero un'impresa, anche se l'undici biancazzurro potrà finalmente contare su Galano, al rientro dopo la lunga squalifica. In caso di risultato negativo il Pescara dovrà invece disputare lo spareggio play-out per la permanenza in serie B.
Dopo quattro vittorie e sei sconfitte arriva il primo pareggio per il tecnico Legrottaglie: all'Adriatico Pescara ed Empoli si dividono gol e punti (1-1), ma il risultato rende di certo più felici gli ospiti che non i padroni di casa, sempre con un esiguo margine di vantaggio sulla zona playout (+5 sulla Cremonese, che il Delfino affronterà proprio venerdì prossimo).
Inizia male il 2020 del Delfino, sconfitto a domicilio dalla Salernitana (1-2).
Quinta gara consecutiva casalinga senza vittoria per il Pescara: dopo quattro pareggi arriva una sconfitta molto preoccupante per l'undici di Zauri, che non vince all'Adriatico dallo scorso 2 novembre (3-0 al Pisa). All'epoca i biancazzurri erano ai primi posti della classifica, mentre adesso hanno solo pochi punti di vantaggio sulla zona playoff: un'involuzione che deve far riflettere la dirigenza, più che mai chiamata a correre ai ripari nel mercato invernale in corso di svolgimento.
Prima della gara bella coreografia della Curva Nord per commemorare il super-tifoso Marco Mazza, più noto come "Bubù", a 14 anni dalla sua scomparsa. Poi, al fischio d'inizio, ecco affiorare i soliti problemi della squadra di casa, incapace prendere per mano le redini della partita. Bisogna attendere ben 42' per vedere il primo tiro dei biancazzurri nella porta avversaria (un tentativo di Galano), dopo due occasioni sciupate dagli ospiti, prima con Maistro al 19' e poi con Lombardo al 26' (prodigiosa respinta con i piedi di Fiorillo). Nella ripresa però la Salernitana non fa più regali e nel giro di 4' chiude il match: è Djuric a siglare la sua personale doppietta sfruttando prima una corta respinta della barriera su calcio di punizione di Dziczek (50') e poi un involontario assist di Palmiero (54').
Solo a quel punto Zauri tenta qualcosa in più, inserendo Bocic al posto dello stesso Palmiero, e la giovane ala impiega pochi minuti per fornire, con una bella iniziativa personale sulla sinistra, un assist al bacio per Maniero che accorcia le distanze al 63'. Nonostante la mezz'ora a disposizione il Pescara non trova più la via della rete, anche perché al 75' Galano, ben servito da Machin, fallisce una clamorosa palla gol sbagliando praticamente un rigore in movimento.
La Salernitana ringrazia e, dopo i tre punti dell'andata, ne conquista altrettanti nel ritorno: una vera manna per Gian Piero Ventura, tecnico dei granata, approdato a Salerno per cercare un rilancio dopo i clamorosi fallimenti con la Nazionale (mancata qualificazione ai Mondiali 2018) e con il Chievo.
PESCARA (4-3-2-1): Fiorillo; Zappa, Drudi, Scognamiglio, Masciangelo; Busellato (9' Kastanos), Palmiero (56' Bocic), Memushaj; Galano (88' Borrelli), Machin, Maniero. All.: Zauri.
SALERNITANA (4-4-2): Micai; Cicerelli (19' Kalombo), Migliorini, Jaroszynski, Lopez; Lombardi (92' Heurtaux), Akpa, Dziczek, Maistro; Gondo (77' Giannetti), Djuric. All.: Ventura.
Arbitro: sig. Minelli di Varese.
Marcatori: 50' Djuric, 54' Djuric, 63' Maniero.
Note: ammoniti Busellato, Memushaj, Jaroszynski, Gondo, Kalombo, Giannetti; spettatori 6.327 per un incasso di 41.954 €.