Vittoria all'ultimo respiro per il Pescara che supera il Monza (3-2) con un gol di Bocchetti al 90'.
Il Vicenza si aggiudica il match dell’Adriatico, nel ricordo di Paolo Rossi.
Gara molto particolare oggi tra due squadre unite dal più longevo gemellaggio del calcio italiano (nato ben 43 anni fa). Era il 1977 e le due formazioni furono le protagoniste del campionato cadetto, al termine del quale entrambe approdarono nella massima serie: a trascinare i biancorossi furono soprattutto i 21 gol realizzati da un giovanissimo Paolo Rossi, capocannoniere del torneo. Inevitabile, dunque, la commozione di tutti i presenti nel ricordare il grande campione scomparso in settimana, i cui funerali si sono svolti proprio in mattinata nel Duomo di Vicenza.
In campo la vittoria va agli ospiti, bravi a sfruttare gli spazi concessi dalla poco attenta difesa dei padroni di casa. In vantaggio con un gol lampo di Memushaj (2’), il Delfino si fa rimontare e sorpassare nel giro di una ventina di minuti da Meggiorini (7’) e da Jallow (25’), con quest’ultimo autore di grandi giocate tra cui anche l’assist per la prima rete. Nella ripresa è ancora il Vicenza a premere e a trovare il terzo gol con Dalmonte (69’), a cui replica Galano (71’) con un bel tiro a giro che restituisce qualche speranza ai biancazzurri. Il forcing finale dei padroni di casa non si materializza però nel sospirato pareggio; il Vicenza perde nel finale per espulsione ben due uomini (Gori e Dalmonte), ma porta a casa tre punti d’oro.
Un passo indietro per il tecnico Breda, dopo l’ottimo esordio di Ascoli: sicuramente c’è ancora tanto lavoro da fare.
Il Pescara di mister Sottil si aggiudica il primo round dello spareggio salvezza: 2-1 al Perugia dell'ex Oddo e un moderato ottimismo in vista della gara di ritorno.
Come nel match di due settimane fa contro la Cremonese, sfuma proprio nel finale la vittoria del Delfino, rimontato in casa dal Venezia dopo essere stato in vantaggio di 2-0. Il risultato, in realtà, è giusto, perché i lagunari nell'arco dei 90' hanno condotto costantemente la gara, ma è grande in casa biancazzurra il rimpianto per l'ennesimo successo svanito per un soffio.
Solo un pari per il Delfino nell’anticipo della 13ª giornata.
Finisce in parità la sfida in famiglia tra i due fratelli Ciofani. Per i biancazzurri, in realtà, si tratta di un mezzo passo falso, che rallenta la corsa al vertice dopo l’entusiasmante successo di Empoli.
Per sopperire all’assenza di Palmiero, mister Zauri prova a rinforzare la linea mediana schierando Ciofani e Crecco laterali a supporto di Memushaj e Kastanos, e optando per una difesa a tre: uno schema già utilizzato in altre due occasioni in campionato, ma che questa volta non fornisce i risultati sperati. Mancano i rifornimenti al reparto offensivo e la manovra della squadra non è fluida come nelle precedenti gare casalinghe. Merito anche della Cremonese dell’ex Baroni, imbottita di centrocampisti pronti a fare filtro e interrompere le trame di gioco dei padroni di casa. Di fatto nel primo tempo gli ospiti non effettuano una sola conclusione in porta, mentre le uniche iniziative dei biancazzurri si registrano al 31’ con un tiro Memushaj bloccato in due tempi da Agazzi e al 40’ con una bella iniziativa personale di Galano.
Nella ripresa Zauri sostituisce lo spento Machin con Busellato e la squadra sembra recuperare un certo equilibrio; ci provano prima Borrelli con una insidiosa girata e poi Galano che calcia di poco alto sulla traversa. Ma per il vantaggio dei padroni di casa bisogna attendere il primo errore del portiere ospite Agazzi, che a 10’ dal termine non trattiene una punizione da 25 metri di Galano. I giochi sembrano fatti per il Delfino, che assapora il momentaneo secondo posto in classifica; purtroppo la beffa è in agguato e giunge proprio allo scadere quando, sempre su calcio di punizione, Migliore trova l’angolino alla destra di Kastrati, regalando un insperato pareggio ai lombardi.
Due punti persi e festa rovinata per i tifosi biancazzurri, in particolare per la Curva Nord che sugli spalti aveva celebrato il 43° compleanno dei mitici Rangers.
PESCARA (3-4-2-1): Kastrati; Drudi (69' Campagnaro), Bettella, Scognamiglio, Ciofani M.; Memushaj, Kastanos, Crecco; Machin (64' Busellato), Galano; Borrelli (92' Borrelli). All.: Zauri.
CREMONESE (3-5-2): Agazzi; Caracciolo, Bianchetti, Terranova; Mogos, Kingsley (11' Arini), Castagnetti (82' Soddimo), Valzania, Migliore; Ciofani D., Ceravolo (73' Palombi). All.: Baroni.
Arbitro: sig. Ros di Pordenone.
Marcatori: 80' Galano, 90' Migliore.
Note: ammoniti Ciofani M., Caracciolo, Castagnetti, Kastanos, Migliore, Memshaj; spettatori 6.111 per un incasso di 38.692 €.
Powered By PlanetConsult.it