Ancora una sconfitta casalinga per il Delfino: all'Adriatico l'Ascoli si impone per 3-2.
Duro colpo alle speranze di salvezza del Pescara: il passa falso con i marchigiani, diretti concorrenti per la permanenza in serie B, ha il sapore quasi di una resa per i padroni di casa, penultimi in classifica con 23 punti, quando mancano ormai 9 gare al termine del campionato.
L'ennesima espulsione rimediata dai biancazzurri in questa sciagurata stagione, quella di Scognamiglio al 36', complica terribilmente i piani di mister Grassadonia. Nonostante l'inferiorità numerica per quasi un'ora, il Pescara riesce a rimontare l'iniziale svantaggio (rete ascolana di Bidaoui al 40') grazie ad una doppietta di Dessena (41' e 48'), lesto ad infilare due volte l'incolpevole Leali. Ma gli ospiti rimediano con Dionisi al 52', prima di trovare la zampata vincente con Bajic al 92'.
"Purtroppo è una sconfitta molto pesante - ammette il tecnico biancazzurro - ma non siamo ancora condannati. Il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Adesso dobbiamo ripartire con grande convinzione e gettare il cuore oltre l'ostacolo: a Vicenza faremo la partita della vita, quella che non ci è riuscita stasera".
Inaspettata sconfitta casalinga del Pescara contro l'Ascoli (0-1), che complica il cammino dei biancazzurri verso la salvezza.
di Massimo Sanvitale
Il Pescara pareggia al Del Duca di Ascoli al termine di una partita dalle poche emozioni. Se si esclude qualche rara manovra offensiva, la squadra ha perso ogni idea zemaniana: difesa bassa, esterni che tornano fin dentro l’area di rigore, poco pressing. Ci si chiede, dunque, se l’attuale lavoro del boemo sia limitato alla scelta dell’undici titolare o se in settimana il mister provi ancora ad insegnare il suo calcio. Le polemiche degli ultimi giorni fanno propendere per la prima ipotesi.
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